POLITICA
Prosegue il tour elettorale di Forza Nuova

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La macchina della propaganda elettorale continua nel suo tour toccando ogni angolo della provincia di Benevento. La “Forza Nuova Mobile”, autovettura allestita per portare in ogni singola comunità sannita il programma di “rivoluzione nazionale” proposto da Forza Nuova, continua a percorrere chilometri in lungo ed in largo in tutto il territorio Sannita. “Portiamo al Popolo – si legge nel comunicato stampa – la nostra ricetta politica per un rilancio ed un riaffermarsi della nostra Patria. Abbiamo voluto attuare questo metodo per avvicinarci ai cittadini, raccogliere istanze e preoccupazioni e parlare con la gente comune, anche tenendo in considerazione l’indifferenza che molti media ci riservano”.
Il tour elettorale permetterà alla gente di conoscere i nostri 18 Punti del Programma Politico:
1. Taglio delle spese della politica; elezione di metà dei deputati tra le categorie produttive, professionali e del mondo della cultura; abrogazione del finanziamento ai partiti; obbligo per chi assume incarichi pubblici, pure elettivi, di dichiarare la propria eventuale iscrizione a logge segrete.
2. Snellimento della burocrazia e semplificazione delle procedure amministrative.
3. Abolizione delle regioni e devoluzione delle loro competenze alle province nel quadro di un progetto di sviluppo politico, fiscale ed economico dell’autonomia locale.
4. Affidamento allo Stato della titolarità, direzione e controllo dei settori strategici dell’economia.
5. Sovranità monetaria; Nazionalizzazione della Banca d’Italia e direzione statale sulle attività di gestione del risparmio e del credito; Ripudio del debito pubblico nei confronti degli organismi finanziari internazionali.
6. Divieto ai dirigenti di istituti di credito di partecipare alla politica; Istituzione di un tribunale speciale per i reati di natura bancaria.
7. Difesa della vita dal concepimento; tutela della famiglia ed incentivi alla natalità con assoluta precedenza alle famiglie italiane.
8. Diritto alla proprietà della casa ed abolizione di qualsiasi tassazione sulla prima abitazione; accesso a mutui, erogati da enti pubblici, privi di interesse speculativo per l’acquisto della prima casa.
9. Progressiva abolizione del precariato; previsione di un’equa ripartizione degli utili d’impresa tra datore di lavoro e dipendenti.
10. Riforma dell’istruzione; scuola efficiente nei programmi e severa nella selezione; rilancio dell’insegnamento umanistico nelle scuole di ogni ordine e grado; diritto allo studio e massime facilitazioni per i meritevoli.
11. Incentivi alle energie alternative e raggiungimento dell’autonomia energetica.
12. rilancio dell’agricoltura come economia primaria; concessione delle terre demaniali ai giovani imprenditori agricoli; sostegno al consumo dei prodotti alimentari territoriali; divieto al commercio di cibi geneticamente modificati.
13. Rinegoziazione di tutti gli stipendi dei manager pubblici e adozione di soglie massime non superiori a 5 volte il salario di un lavoratore dipendente; tagli sulle maxi-pensioni e tetto massimo fissato a 5 volte la minima.
14. Semplificazione del sistema fiscale, abbassamento della pressione fiscale e del costo del lavoro alle piccole e medie imprese; detrazione dal reddito familiare delle spese necessarie realmente sostenute.
15. Riforma della giustizia; separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti; fine dell’automatismo della carriera; responsabilità civile e disciplinare del giudice; certezza della pena; previsione del lavoro continuativo per i condannati al fine di favorire il risarcimento delle vittime dei reati.
16. Blocco immediato dell’immigrazione e progressivo rimpatrio degli extracomunitari non integrabili nel nostro tessuto sociale; conferma del principio dello ius sanguinis; Abolizione immediata dell’assegno sociale per gli immigrati non lavoratori.
17. Invio dell’esercito nei territori attualmente occupati dalla criminalità organizzata per strapparne il controllo alle mafie e restituirlo all’autorità dello Stato; sequestro di tutti i beni dei mafiosi e riassegnazione alle vittime di usura.
18. Uscita dell’Italia dalla Nato, denuncia del trattato di Lisbona e costituzione di un’Europa cristiana, patria di popoli liberi e confederazione di nazioni sovrane.