Non si placano le polemiche sul piano del dimensionamento scolastico recentemente approvato dalla provincia di Benevento. Abolite dieci dirigenze e venti istituti accorpati, diciotto superiori e due comprensivi.

Le proteste partono dal capoluogo ma si estendono su tutta la provincia, da San Bartolomeo in Galdo a Solopaca.

Ma l’assessore al ramo, Annachiara Palmieri si dice “pronta al dialogo e qualora fosse possibile anche ad evenutali modifiche”.

L’assessore provinciale alle politiche formative – in un’intervista a Ntr24 – risponde, punto per punto, alle critiche che le sono state mosse.

A partire dall’attribuzione dell’indirizzo sportivo all’istituto Alberti di piazza Risorgimento, rivendicato però con forza dalla dirigente del liceo scientifico “Rummo” che in una conferenza stampa aveva bollato la decisione come priva di fondamento giuridico.

“Sulla base della documentazione fornita al tavolo provinciale – ha precisato la Palmieri – l’Alberti è stato valutato idoneo per posizione, strutture e convenzioni ad ospitare l’indirizzo sportivo”.

Altra questione spinosa riguarda poi l’accorpamento del liceo di San Bartolomeo in Galdo con quello di San Marco dei Cavoti.

Il sindaco ma anche gli studenti si sono mobilitati chiedendo la creazione di un polo omnicomprensivo per evitare fusioni.

“Si penalizza sempre il Fortore già martoriato – dicono, ma l’assessore motiva così la scelta: “E’ da scartare l’ipotesi di una verticalizzazione della rete scolastica che avrebbe reso difficoltoso l’espletamento del servizio. Si è invece pensato di tenere uniti i territori”.

Neppure a Solopaca è piaciuta l’unione con Guardia Sanframondi, avrebbero preferito la più vicina Telese Terme. Per Annachiara Palmieri però il problema non è semplicemente la vicinanza ma “una più equa distribuzione del numero degli alunni per salvaguardare più dirigenze nella provincia che altrimenti avrebbero rischiato il prossimo anno di saltare”.