CRONACA
Giannone, Guacci, Rampone e Alberti: occupazione finita. In giornata sgomberati anche gli altri istituti scolastici
Ascolta la lettura dell'articolo
Dopo il Liceo Scientifico “G. Rummo”, finisce l’occupazione anche al Liceo Classico “Giannone”, all’istituto “Guacci”, al “Rampone” e all’ “Alberti”. Nella mattinata il Collettivo Autonomo Studentesco si è riunito sotto al porticato del Teatro Comunale “Vittorio Emanuele II” al Corso Garibaldi per discutere in un’assemblea i motivi dello sgombero e le prossime azioni da adottare in merito alla protesta contro la riforma Profumo e il ddl Aprea.
Pierluigi Lepore, membro del Collettivo Autonomo Studentesco, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Ntr24. “Le scuole stanno sgomberando, ma la fine dell’occupazione non rappresenta la fine della protesta. Al contrario – aggiunge Lepore – è il trampolino per rilanciare nuove forme di dissenso del movimento studentesco”. Intanto stasera alle 18 è prevista una nuova riunione del Collettivo al L@p Asilo 31 di via Firenze per approfondire quanto accaduto.
In giornata, dunque, gli studenti dovrebbero abbandonare anche il professionale “Palmieri”, l’Agrario e il Liceo Artistico. Gli ultimi ad abbandonare l’occupazione saranno quelli dell’Itis “Bosco Lucarelli”.
Secondo quanto riferito dal Collettivo, infatti, gli studenti della struttura di viale San Lorenzo erano gli unici contrari allo sgombero degli istituti e lasceranno soltanto nel tardo pomeriggio.
Nella giornata di domani, inoltre, si attenderà una comunicazione dei dirigenti scolastici che, solo dopo aver preso di nuovo possesso delle scuole, potranno valutare e accertare eventuali danni.
LA NOTA DEL COLLETTIVO – Nella tarda mattinata è arrivata anche la nota del Collettivo Autonomo Studentesco che conferma lo sgombero degli istituti. “Dopo l’assemblea di ieri sera – scrivono gli studenti – abbiamo deciso di liberare gli istituti questa mattina. Ancora una volta si è provato ad infangare e macchiare gli studenti di colpe che non hanno commesso. Ovviamente i presunti furti del Rummo diventano prioritari rispetto alla capacità degli studenti quest’anno di fare delle occupazioni reali momenti di crescita collettiva”.
“Non si parla – aggiungono – dei seminari, dei corsi, dei dibattiti, della partecipazione e della solidarietà di molti a cui va il nostro affettuoso ringraziamento. Ringraziamo Samanta di Persio, Italo Di Sabato, Gianni De Bellis, Tonino Conte e tutte le personalità che sono venute nelle scuole occupate riempiendole di contenuti mentre altri erano troppo impegnati ad infangarci”.
“Abbiamo lasciato gli istituti – precisano nella nota – dopo le pesanti pressioni subite in nove giorni a tutti i livelli, dopo i fatti poco chiari di ieri al Rummo che ci regalano un quadro molto fosco e preoccupante. Il clima avvelenato creato ad arte da chi voleva ostacolare le occupazioni qualifica ovviamente le persone e i personaggi che in questi giorni hanno parlato senza conoscere e sapere”.
“Abbiamo deciso di lasciare gli istituti – concludono gli studenti – per non consentire a questi personaggi di infangare il nostro operato e per non offuscare, così come hanno tentato di fare, le ragioni della nostra protesta che continuerà in altre forme”.