Qualità della vita. Il Sole 24 Ore: Benevento è 83sima. Guadagnate 14 posizioni rispetto al 2011

Benevento ottantatresima nella classifica 2012 de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita. E quattordici posizioni guadagnate rispetto all’anno precedente. E’ quanto riporta l’indagine del quotidiano economico nazionale che mette ogni anno a confronto la vivibilità nelle 107 province italiane ragionando su sei aree significative.

Tenore di vita, affari/lavoro, servizi/ambiente/salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero: sono questi gli argomenti determinanti nella compilazione della classifica.

Malissimo il resto della Campania: Avellino perde una posizione rispetto al 2011 ed è 93°, mentre Salerno e Caserta sono al 97° e 98° posto. Fanalino di coda per il capoluogo Napoli, 106sima e avanti solo a Taranto. Ai primi posti della classifica generale si piazzano invece Bolzano, Siena e Trento.

“Affari e lavoro” – Spiccano i dati incoraggianti sul numero di imprese registrate ogni 100 abitanti nel settembre 2012 e il numero di imprenditori della fascia 18-29 anni. Negativo invece il rapporto impieghi/depositi per il 2011, l’incidenza percentuale delle sofferenze sui prestiti e la quota delle esportazioni sul Pil. Per quanto concerne invece il tasso di disoccupazione 2011, Benevento si posiziona al 71simo posto.

“Ordine pubblico” – La città totalizza buoni risultati per numero relativamente basso di scippi, rapine, furti in casa, truffe e borseggi. Alto invece il parametro sulle estorsioni ogni 100mila abitanti, che pone il capoluogo al 99° posto nazionale.

“Popolazione” – Il miglior dato arriva dal numero di laureati 2011 ogni mille giovani per quanto concerne la fascia 25-30 anni. Basso anche il numero di divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie, riferito al 2010.

“Servizi ambiente salute” – Benevento registra la 86sima posizione sul tasso percentuale di emigrazione ospedaliera 2010, il 98° posto per l’indice di coperura della banda larga e il 100° per gli asili comunali destinati ai bambini fino ai 3 anni.

“Tempo libero” – Buono il dato di settembre 2012 sulle librerie ogni 100mila abitanti, sul numero di spettacoli e l’indice di creatività. Male quello di presenze – riferito al 2010 e per abitante – per quanto riguarda l’appeal turistico su eventi sportivi e culturali.

“Tenore di vita” – Dati poco confortanti arrivano dal parametro “importo medio pensione/mese in euro 2011” e dalla spesa pro capite in euro su veicoli, elettrodomestici, mobili e pc. Non male invece i depositi per abitante in euro; positivi il rapporto costo casa/mq semicentrale del settembre 2012 e l’indice Foi costo vita (senza tabacchi) 2011.

IL SINDACO PEPE – “La classifica pubblicata oggi da Il Sole 24 ore, relativa alla qualità della vita nelle province italiane, – ha spiegato il sindaco Fausto Pepe – offre diversi spunti di riflessione ed analisi. Al di là del dato sintetico che segnala un innalzamento importante del posizionamento di Benevento che guadagna 14 posizioni in un anno, si evince una differenziazione ancora più evidente tra i risultati raggiunti dai capoluoghi campani e quello sannita.

Benevento – continua Pepe – risulta essere la più vivibile della Campania distanziando di almeno 10 gradini tutti gli altri capoluoghi, purtroppo tutti posizionati nella parte più bassa della classifica. Credo che al di là delle valutazioni sui parametri, si tratti del plastico riconoscimento di una differenza qualitativa tra le aree interne e il resto della Regione: una considerazione su cui andrebbero poggiate le iniziative istituzionali anche della Regione Campania.

Si potrebbero, infatti, – aggiunge – migliorare le condizioni di tutti i territori semplicemente delocalizzando strutture produttive ed investimenti pubblici da territori ipersaturi a territori sottoutilizzati. Insieme ad alcune criticità strutturali, come la ridotta consistenza delle pensioni beneventane, emergono anche elementi nuovi e preoccupanti, particolarmente legati agli effetti della congiuntura economica, penso alla propensione all’investimento.

Restano, come sempre quando ci si affida ad indici numerici, perplessità rispetto a taluni risultati delle sotto classifiche come quella dell’appeal turistico che presenta un dato mai così basso nonostante un’evidente inversione di tendenza registrata anche visivamente sul territorio.

In ogni caso, come detto, – conclude Pepe – uno spunto anche per l’agenda delle istituzioni territoriali chiamate a riflettere su questi e su tutti i numeri che descrivono gli scenari. Oggi ci gratifica la risalita di 14 posizioni, inorgoglisce il primo posto ottenuto nella Regione Campania, ma come si evince anche dalla classifica sono ancora tanti i passi da realizzare!”.