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Investire in innovazione porta benefici (fiscali) alle imprese

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Si è tenuto questo pomeriggio presso Confindustria Benevento il Workshop “La Ricerca, motore di sviluppo per le imprese” – Credito d’imposta d.l. 70/2010 e s.m.i., incentrato sul credito d’imposta per investimenti in ricerca.
L’iniziativa è stata realizzata anche grazie alla collaborazione dello Studio Porcaro, di SannioTech, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Università degli Studi del Sannio e dell’Università di Napoli, Federico II.

L’obiettivo principale del seminario di approfondimento – si legge nella nota diffusa alla stampa – è stato quello di fornire alle imprese e agli studi di consulenza, alcuni approfondimenti in merito allo strumento agevolativo istituito con il d.l. 70 del 2010 e s.m.i., volto a finanziare il credito di imposta a favore delle imprese che investono in progetti di ricerca con Università ovvero Enti pubblici di ricerca.

I lavori sono stati avviati dal presidente di Confindustria Benevento Giuseppe D’Avino che ha ricordato: “L’iniziativa di oggi ha un duplice vantaggio: da un lato ha una funzione squisitamente divulgativa con l’obiettivo di far conoscere alle aziende gli strumenti legislativi esistenti che consentono di avere dei benefici di tipo fiscale per chi investe in innovazione e ricerca; dall’altro, però, si inserisce in un filone di attività svolte da Confindustria e mirate ad incentivare in sé l’innovazione e la ricerca in quanto driver principale dello sviluppo di un territorio. Noi abbiamo importanti giacimenti culturali in quanto la ricerca, nella nostra regione ed anche nella nostra provincia, è molto attiva; si tratta di metterla in relazione alle aziende che possano usufruire di questi importanti patrimoni di conoscenza e far sì, che i loro prodotti ed i loro servizi, vengano sempre più valorizzati sul mercato nazionale e su quello estero. Confindustria Benevento e Confindustria Nazionale auspicano, pertanto, che gli strumenti d’incentivazione vengano trasformati da strumenti di bando (quindi con un periodo determinato di vigenza) a strumenti permanenti, che consentano anche alle aziende di programmare meglio le loro attività di ricerca, perché l’attività di ricerca spesso non si può esaurire in un anno, va programmata per tempo, e proseguita nel lungo periodo. Sembra che l’orientamento del Governo Monti sia quello di istituire in maniera permanente questo credito di imposta per le aziende che si mostrino attive sotto l’aspetto della ricerca e dell’innovazione.”

Aniello Cimitile, Presidente della Provincia di Benevento ha invece posto l’accento sulla situazione di estrema difficoltà in cui versa il territorio, rimarcando la necessità di prendere coscienza della realtà e di impegnarsi a tutti i livelli per affrontare l’emergenza.
Negli anni, ha ricordato Cimitile si è dato vita a numerose strutture di ricerca, tuttavia non tutte hanno davvero prodotto conoscenza, ed è proprio sui contenuti reali e sulla necessità di produrre conoscenza ed innovazione che bisogna insistere per fuoriuscire dalla crisi.
Bisogna intervenire con riforme che vedano il mondo politico, quello imprenditoriale e quello ricerca convinti di voler investire e credere nelle proprie scelte”.

Fernando Goglia, direttore del dipartimento di scienze per la Biologia , la Geologia e l’Ambiente dell’Università degli Studi del Sannio, ha portato i saluti del Rettore Filippo Bencardino che non ha potuto presenziare ai lavori.
Goglia ha sottolineato che oggi la velocità con la quale viene riprodotta la conoscenza è notevole ed è capace di rispondere alle esigenze manifeste e latenti del mondo produttivo.
Secondo Goglia, l’elemento più difficile è la differenza di percezione tra la ricerca la cui utilità è immediata e quella i cui risultati si evidenziano nel tempo.
Per queste ultime è difficile trovare investitori capaci di scommettere a lungo termine. Infatti sarebbe utile costituire un Fondo in cui investa il pubblico e il privato al fine di portare avanti iniziative che non producano risultati nell’immediato

Gli aspetti fiscali sono stati affrontati da Marco De Iapinis, Studio Porcaro Commercialisti, che ha sottolineato: “Le opportunità sono evidenti ed oggettive nel momento in cui la ricerca, al giorno d’oggi, diventa uno dei principali aspetti competitivi per l’impresa.
Mentre prima il mercato era abbastanza omologato, oggi la ricerca diventa importantissima proprio perché la mera differenza sul mercato la fa l’innovazione tecnologica applicata a 360 gradi.
Pertanto poter utilizzare uno strumento quale il credito d’imposta, che consenta di investire in ricerca quasi a costo zero, assume un valore fondamentale per l’impresa italiana: una grande opportunità per fare un salto in avanti e avere una posizione più competitiva sul mercato. Il consiglio alle Pmi della provincia è appunto quello di cogliere al balzo questa opportunità>>

Infine Luigi Ambrosio, Direttore Dipartimento Progettazione Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Guglielmo Trupiano, Direttore Dipartimento LUPT Università degli Studi Federico II di Napoli, hanno sottolineato: “L’iniziativa è davvero molto interessante, in quanto mette a sistema le richieste delle aziende con delle competenze scientifiche di diversi enti. Noi come Dipartimento siamo molto interessati a questa iniziativa, cercheremo di portare avanti un discorso che sia poi fattivo, mettendo a disposizione ricercatori e tutte le conoscenze affinché si inneschi questo sistema interessante tra aziende, strutture di ricerca e strutture universitarie”.

Le conclusioni, infine sono state affidate a Piero Porcaro del Consorzio Sannio Tech. Porcaro ha ricordato <<Sannio Tech si pone come cerniera tra il mondo produttivo ed il mondo della ricerca. L’iniziativa di questa sera è un prosieguo dell’inaugurazione del 17 novembre, con il CNR ed i Rettori di Napoli e Benevento. Oggi siamo qui a spiegare alle imprese come si possono attivare i progetti di ricerca industriale e come questi ultimi possono essere utili alle imprese per fare innovazione. È una grande opportunità che gli imprenditori possono avere, con un credito d’imposta completamente automatico al 90% a fondo perduto. In questo momento il consorzio sta già portando avanti 4 progetti di ricerca industriale, abbiamo industria sia sannite che irpine impegnate fortemente in queste attività di miglioramento dei loro processi produttivi”.

 

 

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