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Dalisi ed il suo presepe: pronto per il 17 dicembre
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Bmagazine pubblica, in anteprima, i disegni dell’architetto Dalisi, ovvero la struttura grafica su cui poggia la materia del presepe che caratterizzerà – in luogo delle consuete luminarie – il Natale di Benevento. Polemiche a parte, ecco per gentile concessione della rivista (www.bmagazine.info), l’articolo di Emilio Fabozzi che intervista Dalisi.
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(emilio fabozzi) “E’ la prima volta che il professor Dalisi parla del suo presepe. Quello che la ditta Lombardi sta allestendo in piazza Castello, nella parte alta di Corso Garibaldi, proprio all’ingresso dell’area pedonale del centro storico. Quello costato 120mila euro, definito “mondiale” dall’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio e criticato, ancor prima di essere montato e visto, da metà città.
E’ la prima volta, dicevo, che Dalisi ne parla ma d’altra parte non c’è stato molto tempo neanche per realizzarlo. L’opera è stata concepita “con grande velocità”, ci dice scandendo con calma ogni parola. Se ci fosse un’autorità competente a sentenziare sulle voci d’artista, certamente a Riccardo Dalisi l’attestato gli sarebbe riconosciuto a pieni voti. Sarà che mi parla dal suo studio, ricco “di tutto il mio percorso di vita”, racconta Dalisi, ma l’eterea tranquillità con cui risponde alle mie domande mi restituisce immediatamente la distanza dalle baruffe della piccola provincia, arroccata su quelle che a tale distanza sembrano piccole beghe e l’inattaccabile filosofia di chi fa arte e guarda alla creazione come atto non quantificabile, non monetizzabile, come azione non comune, provocatoria nel suo andare contro corrente, nel suo non essere popolare. Mentre faccio questo pensiero, torno sul concetto di velocità.
Quanto veloce? Voglio dire… quando le è stato commissionato?
“Dieci, quindici giorni fa” mi risponde cercando di ricordare.
Molto veloce(mente) allora.
“Si, solitamente, per concepire un’opera mi occorrono almeno 20 giorni. In questo caso, ho impiegato una notte”.
Una notte?
“Si, una notte”. Dalisi mi racconta dell’incontro nel suo studio con l’assessore Del Vecchio e l’architetto Palmieri “che mi hanno prospettato l’idea”, mi dice, “mi ha entusiasmato e immediatamente mi sono dedicato ai disegni”.
Un presepe fuori dal comune, insomma…
“L’opera di Benevento è originale da molti punti di vista. Proprio questa esperienza mi ha avvicinato ad un diversa modalità nella creazione di opere quasi fossero scritture, fluide, interpretabili, che possono essere lette in più direzioni. Questa realizzazione costituisce un concetto nuovo, per questo credo che abbia un valore sperimentale aggiunto”.
Professore, in città c’è del malcontento per gli addobbi appena montati lungo Corso Garibaldi e che fanno da corollario al presepe. Non sono illuminati e, rispetto agli altri anni, si sente meno il clima natalizio.
Dalisi non si scompone. “E’ prevista un’illuminazione, solo che a differenza degli addobbi tradizionali è una illuminazione indiretta che entra in relazione con le figure. Per gli addobbi ho immaginato figure laminali sospese, mobili che possano generare riflessi vivi. Bisognerà aspettare che l’istallazione sia terminata. Certo, è un’opera nuova, coraggiosa, di questo occorrerà tenerne conto”.
Molto dibattuta è anche la questione del costo, 120mila euro non sono pochi…
“Spendere per affittare illuminazioni è ciò che si è sempre fatto finora. Credo invece che ci siano diversi modi per affrontare la crisi economica: decidere di investire un budget in opere che restino di proprietà è una scelta oculata”.
E’ la prima volta che le viene commissionata un’opera “natalizia”?
“Ho realizzato altri presepi in Germania, ma mai di queste dimensioni”.
Il maestro Dalisi ci anticipa anche che ha appena terminato di lavorare al disegno per un’installazione permanente da realizzare a Benevento. L’idea è nata proprio mentre elaborava idee per il presepe e pare che il progetto sia ormai pronto. Si tratta di una novità che sarà proposta al Comune nei prossimi giorni. Inutile chiedergli di più.
Tornando invece all’opera già acquistata ed in via d’assemblaggio, nella parte centrale il presepe arriverà a misurare ben 14 metri di altezza. Per quanto attiene i materiali utilizzati, Dalisi ha scelto ferro e lamiere, prediligendo materiali poveri “che possano interpretare la natività – spiega – in un modo semplice”.
Il grande presepe dovrebbe essere pronto solo per sabato prossimo, 17 dicembre. D’altra parte è stato concepito solo 15 giorni fa e visto che, nel progetto “economi-artistico” avviato dall’amministrazione comunale, ci toccherà per molti anni ancora, mettiamola così: i re Magi arriveranno solo il 6 gennaio e siamo in netto anticipo sul prossimo Natale.
Fonte | www.bmagazine.info