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POLITICA

Si parla di debiti: Consiglio Comunale al gran completo

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Dopo il primo passo falso dell’amministrazione Pepe bis, il Sindaco serra le file della sua maggioranza, che in blocco, risponde presente all’appello nel consiglio comunale, convocato oggi per arrivare all’approvazione del riconoscimento dei debiti fuori bilancio dell’ente. Da votare 93 schede, che illustrano debiti per un milione di euro circa. La mancanza del numero legale, a causa di alcune defezioni nella maggioranza, aveva fatto saltare la votazione nella assise di qualche giorno fa. Ma stamattina, ancora prima dell’apertura ufficiale della seduta, i numeri sembravano già esserci tutti.

La mancata votazione in prima battuta dei debiti fuori bilancio, se di certo non ha aperto uno stato di crisi, di sicuro non è stato un momento positivo di responsabilità politica, data l’importanza del tema. Tutto superato dal pienone registrato nella sala consiliare di palazzo mosti. Maggioranza al gran completo. Anche l’opposizione ha partecipato quasi tutta. Malgrado l’intenzione già annunciata di abbandonare la seduta al momento della votazione del riconoscimento dei debiti, i consiglieri del PIT e del Pdl hanno animato il dibattito con più di due ore di interventi. Unico assente, il consigliere del gruppo misto Raffale Tibaldi.

L’opposizione è entrata nello specifico, esaminando alcune schede dei debiti fuori bilancio poco “convincenti” e richiedendo una verifica puntuale da parte degli organismi contabili.

Di fatto alcuni di questi debiti risalgono anche a dieci anni fa. “Zavorre ereditate”, così li ha definiti il sindaco Fausto Pepe nel suo discorso prima della votazione. “Abbiamo tolto dalla testa dei nostri giovani più di 80 milioni di euro, derivanti dai mutui”, ha dichiarato Pepe, specificando poi, in risposta anche ad alcune critiche mosse dai banchi dell’opposizione, che “i fatti per cui il Comune di Benevento è all’attenzione della Corte dei Conti non ha nulla a che vedere con i debiti fuori bilancio, ma con i condoni alle multe, la depurazione, le cattive applicazioni dei contratti di lavoro”.

Se Carmine Nardone aveva pungolato il sindaco e il segretario, ricordando loro di trasmettere alla Corte dei Conti gli atti inerenti i debiti fuori bilancio, Pepe nel suo discorso riprende l’argomento e riapre una vecchia ferita per il Comune: “Qualcuno in passato si è dimenticato di inviare alla Corte dei Conti gli atti dovuti (quel qualcuno è il segretario comunale, a lui spetta questo compito. La responsabilità del sindaco è solo nel rispetto dei tempi di approvazione dei debiti fuori bilancio), qualche ripensamento ci vuole da parte di questa amministrazione. Niente è casuale, nemmeno i cambiamenti negli uffici.”

Coerentemente con i tempi di una politica 2.0, non potevano mancare riferimenti a diffamazioni “a mezzo facebook”. “Nardone spera che io faccia la stessa fine del sindaco di Catania, lo ha scritto sulla bacheca Facebook”, il piccato commento del sindaco. Non contento di aver affidato al social network le sue impressioni, (ad onor di cronaca sulla bacheca di Nardone c’è il link di una notizia dal titolo “Bilanci truccati a Catania, Scapagnini condannato” e il commento del consigliere Sil “solo quello di Catania?” ndr), l’ex presidente della provincia di Benevento aveva ripreso anche in sala consiliare il paragone tra la disastrosa situazione del bilancio di Catania, che ha visto condannato il sindaco della città sicula, e le difficoltà di Benevento.

Un ultimo passaggio nel suo discorso Fausto Pepe lo ha voluto dedicare ai revisori dei conti, invitandoli a “difendere la loro autonomia e ritrovare l’unità”, e alla conferma della necessità di un atto ricognitivo serio che faccia chiarezza sui debiti.

Dopo l’intervento del Sindaco, prima della votazione sul riconoscimento dei debiti, l’opposizione ha abbandonato l’aula. La maggioranza da sola ha approvato il punto all’ordine del giorno inerente i debiti fuori bilancio. Passato anche l’altro punto più spinoso: il riequilibrio finanziario, con 20 si e i tre voti contrari di Nardone, De Nigris e Pasquariello.

Via libera anche per l’approvazione della variazione di bilancio.

Erika Farese

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