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Religione

“Passo dopo passo… sulle orme di Madre Serafina’

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(don Alfonso Luigi Salomone*) – Antonio ha la faccia stanca, ma felice dopo i 24 km percorsi a piedi. Insieme a lui tutti i 20 volontari dell’Associazione Il Cireneo onlus hanno dipinta sul volto la stanchezza, ma allo stesso tempo la gioia per il servizio reso agli oltre 300 giovani accorsi al cammino pellegrinaggio sulle orme di Madre Serafina, svoltosi nella notte tra il 13/14 maggio, da Dugenta a Faicchio.
Anche Giovanni, collaboratore parrocchiale di Dugenta, mostra soddisfatto il risultato dell’accoglienza dei pellegrini che c’è stata nel suo paese. Lo stesso vale per Vincenzo di Torello di Melizzano, per Orsola di Telese Terme, per Loredana di San Salvatore e per Pina di Faicchio. Sono solo alcuni dei nomi delle tante persone che hanno prestato le mani, il volto e il nome a questa fantastica esperienza. Tutti i parroci dei paesi delle tappe di preghiera e di ristoro, insieme ai loro rispettivi collaboratori, ce l’hanno messa davvero tutta per accogliere, servire, aiutare, in una parola per camminare insieme ai pellegrini sulle orme della Santità di Madre Serafina, fondatrice delle Suore degli Angeli. E’ stato bello vedere tanti sacerdoti giovani e meno giovani collaborare insieme per tutta la notte, dai momenti di preghiera condivisi in ogni tappa, alle confessioni celebrate a Telese, davvero un continuo passaggio del testimone, un gioco di squadra che è stata la vera anima di questa esperienza. Stessa cosa per le associazioni di Misericordia di Solopaca, di Moiano, di Guardia Sanframondi, per le polizie municipali dei paesi coinvolti, per l’arma dei Carabinieri e per la Polizia dello Stato, tutti hanno scortato e soccorso la lunga fila di pellegrini.
Sono davvero in tanti coloro che si son fatti pellegrini e volontari nelle varie tappe del cammino, non basterebbe questo spazio per scrivere i loro nomi, è stato un continuo avvicendarsi di persone a servizio del prossimo. Sui volti un tratto in comune: i segni della lunga notte di veglia per le 10 ore di cammino, ma tutti radiosi per la bellissima esperienza di fede e di fraternità spirituale.
Hanno tutti un nome coloro che hanno partecipato al cammino! Hanno tutti un volto ed una storia personale coloro che hanno organizzato, collaborato e camminato “passo dopo passo” nella notte di preghiera da Dugenta a Faicchio. Più di 300 persone, per lunghi tratti oltre le 450, hanno sentito il desiderio di mettersi in cammino perché “lo stare insieme agli altri in Sua compagnia, ha costituito la forza del camminare” – come ha scritto don Antonio Parrillo su Fb – . In uno dei tanti messaggi che i giovani pellegrini hanno lasciato a Madre Serafina, è così scritto: “Alla mia età sembra tutto confuso, complicato e difficile, non si riesce a capire con certezza qual è la propria strada, che fare, che pensare, ma soprattutto quale sia la cosa giusta da fare” (A.R. giovane liceale). E’ un messaggio emblematico dei giovani, positivo perché esprime senso di ricerca e desiderio di confronto. Solo chi non conosce i giovani li etichetta come un problema dei nostri tempi, spesso dimenticando che la giovinezza è una fase della vita che accomuna tutti gli uomini di tutti i tempi. Nel vangelo leggiamo che Gesù si rivolge a dei giovani chiamandoli per nome. Gesù conosce ogni persona singolarmente, scruta i pensieri e i desideri, le nobili aspirazioni presenti nel cuore umano. Chiama per nome Gesù, perché fa una proposta ad una persona specifica. Chiama per nome Gesù, perché eleva ogni uomo ad un dialogo di autentica relazione, possiamo dire che si rivolge ad ogni uomo dandogli del “tu”. Così ha fatto anche con la giovane Suor Serafina, al secolo Clotilde Micheli, quando le ha chiesto, attraverso un’indicazione mariana, di fondare un’Istituto di Suore che avrebbero adorato la SS. Trinità e servito l’umanità, specialmente gli ultimi e i più bisognosi. Clotilde, desiderosa di capire, si mette in cammino, compie delle esperienze di servizio e di preghiera, ma soprattutto non si ferma, nel cammino cerca e infine trova. Oggi, a distanza di cento anni dalla sua morte, la Chiesa la riconosce come Beata e la indica come modello di vita cristiana proprio a coloro che desiderano capire e conoscere il messaggio di salvezza che Gesù ha per ogni uomo. Chi più dei giovani desidera e cerca? Chi più dei giovani si confronta con figure di alto profilo che incarnano per l’uomo d’oggi la radicalità del Vangelo? Solo l’uomo che ha un cuore giovane è capace di seguire il vangelo, perché sa farsi sempre pellegrino a tutte le età, in cerca dell’Unica verità che dona salvezza: Gesù Cristo.
Così è stato per le Suore degli Angeli e per gli oltre 20 sacerdoti che hanno collaborato all’iniziativa e hanno accompagnato i pellegrini nella lunga e intensa notte sui passi della Santità, anche ciascuno di loro è chiamato per nome dal Signore!
Nella magica notte di preghiera persino le Monache Redentoriste di Sant’Agata de’ Goti hanno desiderato esserci: dal loro convento di clausura, si son fatte pellegrine spiritualmente inviando un sms che è stato letto dal megafono a tutti i giovani partecipanti durante la marcia. Si son fatti davvero tutti pellegrini sulle orme di Madre Serafina nella notte tra il 13/14 maggio! Emanuela, responsabile di Azione Cattolica, dopo la Messa presieduta dal vescovo diocesano, a conclusione del pellegrinaggio, ha scritto questo sms ai tanti pellegrini: “Passo dopo passo, siamo arrivati a Faicchio … eravamo tanti … piccoli, grandi … ma tutti con l’unico obiettivo di poggiare i propri piedi nelle orme della santità … passo dopo passo, abbiamo sperimentato cosa significa lasciarsi guidare dall’Amore … passo dopo passo, abbiamo messo da parte noi stessi, le nostre preoccupazioni, la nostra stanchezza per lasciare spazio a Lui … passo dopo passo, abbiamo toccato con mano il senso di essere famiglia, tanti piccoli cuori uniti in un unico grande cuore … passo dopo passo tante strade hanno confluito nell’Unica Strada … passo dopo passo, questa notte è passata ma in ognuno di noi continueranno a risuonare le “canzoni stonate”, i sorrisi, i Km, le “Parole” e tutto ciò che l’hanno resa così diversa … così speciale … grazie … passo dopo passo!” E’ stato bello è vero, anche se duro e stancante – come hanno scritto molti ragazzi nei messaggi lasciati alla Madre appena giunti a Faicchio. “Passo dopo passo”, una vera metafora della vita di ogni persona umana. Il cammino non finisce, Madre Serafina e le Suore degli Angeli, sue figlie spirituali, attendono i pellegrini il 28 maggio per la Beatificazione a Faicchio. In un piccolo paese del nostro Sannio, attraverso la figura di questa grande perché piccola Suora, ciascuno potrà sperimentare di sentirsi chiamato per nome da quell’Unico volto che si è fatto viandante, cercatore dell’Umanità, Cristo Gesù.

(* – Responsabile Comitato Pastorale Beatificazione Madre Serafina del Sacro Cuore, fondatrice delle Suore degli Angeli)

 

 

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