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Sindacati

‘Uomini, non caporali. Diritti, Legalità e dignità’: a Napoli domani l’iniziativa Flai e Fillea Cgil

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“Uomini, Non caporali. Diritti, legalità, dignità” sono i temi dell’iniziativa promossa da Flai e Fillea a Napoli – il 20 maggio, a partire dalle 9,30 – presso lo Starhotel Terminus. All’iniziativa, organizzata all’interno della campagna nazionale “Stop caporalato” contro lo sfruttamento della manodopera, parteciperanno l’Assessore Regionale al Lavoro Severino Nappi, la Senatrice Annamaria Carloni, il Magistrato Nunzio Fragliasso, la Vice prefetto Gabriella D’Orso, il Segretario generale CGIL Campania Michele Gravano, il segretario generale CdLT Napoli Giuseppe Errico, il Segretario generale Fillea Ciro Nappo, il Segretario generale Flai Napoli Nicola Ricci.

La giornata sarà aperta da Cinzia Massa, coordinatrice regionale Flai progetto STOP al CAPORALATO, e dalle relazioni dei Segretari provinciali di FLAI e FILLEA, Giuseppe Brancaccio e Giovanni Sannino.
Conclusioni di Gino Rotella , Segretario nazionale FLAI CGIL.

“Il fenomeno del caporalato in Campania è particolarmente presente nei settori dell’edilizia e dell’agroindustria, dove un numero sempre maggiore di operai e di braccianti, italiani e migranti, privati di ogni diritto , sono sottoposti al ricatto ed allo sfruttamento da parte di caporali, spesso al soldo di organizzazioni criminali” affermano le due due categorie della CGIl che organizzano i lavoratori dei comparti edile (Fillea) e dell’agroindustria (Flai). “Per combattere questo fenomeno, sempre piu’ diffuso e sempre piu’ controllato dalla criminalita’ organizzata – aggiungono – Flai e Fillea hanno proposto al Paese e alle forze politiche di inserire nel codice penale il reato di caporalato, oggi punito, in caso di flagranza, con una sanzione amministrativa di appena 50 euro, e di perseguire penalmente chi sottopone i lavoratori allo sfruttamento e alla riduzione in schiavitù”.

“Oggi, purtroppo – aggiungono – si registra un alto tasso di lavoro sommerso proprio in questi settori dove la destrutturazione del mercato è elevata, l’evasione ed elusione fiscale e contributiva è forte e l’interesse e il controllo da parte della criminalità organizzata ha radici profonde. In Campania alla mercé dei caporali sono soprattutto i lavoratori immigrati, spesso senza permesso di soggiorno, che rischiano di essere espulsi se denunciano i propri “carnefici”. Del resto le statistiche ufficiali hanno rilevato che il rischio infortuni è triplo per i lavoratori stranieri rispetto a quelli italiani, dato destinato ad allargarsi se si tiene conto dell’alta incidenza di lavoro irregolare nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura che sono i più esposti al rischio infortunio ed all’incidenza di eventi mortali”.

“Nella lotta contro l’illegalità – concludono – si muovono la Flai la Fillea, e la CGIL nelle sue articolazioni, proponendo politiche di prevenzione attraverso un Patto per la Legalità quale strumento di controllo e di lavoro che spazia dalla regolarità degli appalti, alla lotta contro il sommerso, al miglioramento dei servizi ispettivi a garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro e all’affermazione della regolarità del lavoro, alla lotta contro i patrimoni illeciti, alla giustizia fiscale, alla valorizzazione dei beni ed aziende confiscate alle mafie, alla cultura della legalità”.

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