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Un nuovo avvistamento ovni

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Avvistamento ovni (oggetti volanti non identificati, ndr) a San Gregorio Matese, paese in provincia di Caserta.
Il sig. Buompane Salvatore, aveva scattato delle fotografie in località Capo di Campo in pieno Matese. Grande è stata la sua meraviglia ed il suo sconcerto quando, nel visualizzare poi le immagini, si avvedeva della presenza di un elemento del tutto avulso dal paesaggio circostante e che proprio non doveva essere lì dove invece si librava.
Gli sembrava, una specie di sfera metallica sospesa in posizione apparentemente poco più alta di un traliccio della corrente ivi insistente. Un oggetto volante non identificato abbastanza voluminoso anche se sicuramente non enorme. Uno dei più classici degli ufo, con la altrettanto canonica sfocatura che forse è determinata da qualche sistema di propulsione o occultamento al fine di mimetizzarsi. Ed infatti nulla si era palesato davanti ai suoi occhi nel momento in cui scattava la foto o forse non si era avveduto del “velivolo”.
Il caso è stato tenuto nel cassetto dal protagonista per quasi quattro anni: infatti la foto risale al 2007. Alle fine, per dirimere ogni dubbio pensava di contattare il sito “Alto casertano matesino e dintorni” che nel mese di aprile pubblicava immediatamente la notizia, mentre il Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano (CUBMGC) pur ricevendo anch’esso la segnalazione se la prendeva comoda, in modo da poter effettuare tutti i riscontri e le verifiche del caso.
L’ovni avvistato costituisce un altro di quegli avvistamenti che vanno ad arricchire la lunga schiera dei casi insoluti trattati sia dal CUBMGC, sia da altri ufologi.
Il Presidente Angelo Carannante comunica che in ogni caso appena saranno ultimate le analisi dell’esperto delle immagini e socio Carmine Silvestri, sul sito del centro sannita sarà possibile capire orientativamente quale tipo di ovni è stato fotografato dall’involontario testimone.
Come in altri casi quali ad esempio Paestum e Piedimonte Matese (da cui San Gregorio dista appena 11 km) , l’involontario testimone si è reso conto della presenza di “qualcosa di strano” solo all’atto di vedere la fotografia. Al momento dello scatto nulla di nulla. Niente che facesse presagire la strana apparizione: nessun rumore o qualsiasi altro indizio. Ancora una volta l’occhio della fotocamera ha catturato ciò che il senso visivo umano non può. Siamo alle solite, il Matese si rivela fertile zona di avvistamenti.