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POLITICA

Acquisti Magnegas, interrogazione al presidente Caldoro

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Il Consigliere Regionale Umberto Del Basso De Caro ha convocato oggi la stampa presso la sede del comitato elettorale del Partito Democratico per trattare alcuni argomenti. In primis la vicenda acqua. La legge obbliga l’Ato, ambito territoriale ottimale, ad indire una gara per l’affidamento e la gestione del servizio idrico e della depurazione. La proposta del PD è quella di individuare l’affidamento in una associazione temporanea d’imprese che riproponga le quote degli 11 gestori, che agiscono attualmente sui due territori di Benevento ed Avellino. Una battaglia per un bene comune come l’acqua che sta diventando però squisitamente politica. Schierati in campo anche l’Udc e l’Alto Calore Servizi, uniti nella persona di Gennaro Santamaria, segretario provinciale del partito di Casini e membro del Cda dell’Alto Calore, propensi nell’affidare il servizio alla società irpina. Molti i soldi in ballo: 1 miliardo e 400 mila euro da gestire.

Altra grande battaglia, che ha portato il partito democratico ad astenersi durante la votazione in Regione sull’emendamento che abolisce la provincializzazione, quella dei rifiuti. “Difendere la dignità del nostro territorio”, il monito dell’on Mario Pepe, presente all’incontro. “Il rischio è trasformare le zone interne in aree di discariche.”

Assurda per Del Basso De Caro la dichiarazione resa con “un’acrobazia dialettica” da Ciriaco De Mita, durante la sua visita a Benevento, per giustificare il si in Regione dell’Udc alla legge che abolisce la provincializzazione. Il politico irpino ha definito il suo si come un beneficio anche per Benevento. Ma per l’avvocato Del Basso De Caro l’unico beneficiario della deprovincilizzazione è Napoli, ferma al 15% di raccolta differenziata. “Il si politico dell’Udc è solo un escamotage per non perdere un posto in giunta”, per il consigliere regionale del Pd, che invita De Mita ad un confronto aperto su questo tema.

Qualche anticipazione l’on Del Basso De Caro l’aveva resa già nell’incontro al teatro Massimo insieme al candidato Fausto Pepe: il rapporto Consorzio Asi e Nuova Magnegasitalia srl, la società che ha come legale rappresentante Francesco Nardone. Il Consorzio, che ha sede a Ponte Valentino, è pubblico, partecipano il Comune, la Provincia di Benevento e la Camera di Commercio. Ma di fatto dal febbraio 2009 vi è un commissario straordinario. La questione oggetto di un’interrogazione da parte dell’on Del Basso De Caro al Presidente della Giunta Caldoro, al Presidente del Consiglio Regionale, all’Assessore regionale alle attività produttive, riguarda la procedura d’acquisto da parte del Consorsio Asi di un macchinario sperimentale, il magnegas, in grado di trattare i reflui speciali, trasformandoli in un mix di acqua sterile e gas. Alcuni degli interrogativi del consigliere regionale, sono finalizzati a sapere se il Commissario Straordinario del Consorzio, nominato dalla Giunta Regionale, sia stato autorizzato all’acquisto del macchinario per il prezzo di circa un milione e centomila euro; se la valutazione della macchina sia avvenuta prima del pagamento delle somme di acconto; se si sia proceduto alla verifica che la macchina acquistata abbia le autorizzazioni di legge. Ad un anno di distanza dall’acquisto, il consigliere regionale chiede anche di sapere se il Magnegas sia entrato in funzione e con quali benefici per il sistema di depurazione dell’area industriale di Ponte Valentino.  Infine se le procedure adottate dal Consorzio Asi possano ritenersi legittime e rispettose della normativa, anche comunitaria.

Nell’era delle nuove tecnologie, è stato diffuso alla stampa anche un messaggio tratto da facebook, molto dettagliato, nel quale una socia della società Nuova Magnegasitalia srl, Maria Pia Riccardi, riportando nomi, cognomi e percentuali, denuncia alcune anomalie amministrative dell’azienda e nella vendita all’Asi di questo macchinario.

Il candidato sindaco del centro sinistra Fausto Pepe, intervenuto all’incontro, ha auspicato che “Carmine Nardone chiarisca questa vicenda prima dell’arrivo della risposta formale dalla Regione Campania.”

E.F.

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