POLITICA
‘Io sono fuori, ma i miei voti evidentemente no…’
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“Non era affatto mia intenzione intervenire, nè intendo farlo in questa campagna elettorale in cui sono prevalse, al posto dei programmi, solo le contumelie e le invettive personali. La condizione in cui mi sto trovando, però, – scrive in una nota l’ex assessore comunale a Benevento, Giuseppe De Lorenzo – mi impone di uscire dal riserbo. Nel momento in cui, per difendere la dignità, sono stato costretto, malgrado sicuro di una quinta elezione, a farmi indietro, mi sono chiuso nel silenzio.
Tuttavia, a cadenza quotidiana, sono preso d’assalto da candidati, alcuni a me sconosciuti, che, per cercare di impossessarsi dei miei voti, affollano il mio studio in ospedale e quello privato di mia moglie, intralciando, tra l’altro, il nostro lavoro di medici.
Ed è ben grave, molto grave, che anche quei presunti amici che hanno preferito un silenzio assordante quando venivo massacrato dalla mia stessa sinistra, oggi, credono di impormi la propria amicizia. Uno spettacolo indecoroso, avvilente, disumano. Quegli stessi personaggi per i quali sono stato sempre un intruso, un soggetto scomodo per essermi posto contro il potere imperante. D’improvviso, sono stato miracolato. Non avrebbero tema a preparare la causa di beatificazione. Vergogna!
Ed appare spregevole che, in questo momento, chi si propone ad amministrare la città non dimostri un briciolo di rispetto nei confronti di chi, come me, ha dovuto decidere di farsi da parte solo per difendere, ripeto, la dignità tante volte dimentica nei tempi in cui siamo malauguratamente costretti a vivere.
Ciò precisato, venendo meno all’incarnata educazione cui sono uso, da subito, metterò alla porta chi si accinge a varcare ancora, per soli scopi personali, la porta del mio studio.
Una persona, in questo quadro desolante, mi sia concesso di ringraziare, da uomo di sinistra quale sono sempre stato, quella vera e non quella odierna che produce solo sinistri, è Nunzia De Girolamo, la sola che si intrattiene con me telefonicamente ed ha avuto la delicatezza di non chiedermi voti e preferenze per alcuno. Parliamo di politica in generale, ma senza intese e richieste. E’ un merito che le devo. Per gli altri, oggi e sempre, rimango solo una squallida fucina di voti. Nulla di più”.