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Contestata la presenza dell’ex giudice Ayala a Benevento
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Ieri sera al cinema Massimo di Benevento si è tenuto il recital-spettacolo dell’ ex magistrato antimafia prestato alla politica (prima con i repubblicani e poi con i Ds) Giuseppe Ayala : Chi ha paura muore ogni giorno – I miei anni con Falcone e Borsellino con testi di Giuseppe Ayala e il contributo di Ennio Speranza.
Ed in concomitanza con la rappresentazione, il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia ha reso noto che lo spettacolo del siciliano giudice-parlamentare Ayala sarebbe stato duramente contestato dalla società civile all’ingresso della sala dove è andata “in scena – a pagamento – la piece teatrale, per informare il pubblico e la cittadinanza sui passaggi più controversi che hanno riguardato le testimonianze di Ayala su ciò che accadde il giorno della strage in via D’Amelio”.
Il Comitato, infatti, in una nota a forma di Rosanna Carpentieri e Ivan Pipicelli ha preso una posizione fortemente critica nei confronti dell’ex giudice: “Tralasciando le frasi che l’ex sottosegretario al governo Prodi ha rivolto a Salvatore Borsellino e le sue infelici dichiarazioni sulla revoca delle scorte ai magistrati, per chi non ne fosse al corrente, Giuseppe Ayala fu uno dei primi ad arrivare sul luogo della strage del 19 luglio 1992 e si sa per certo che ebbe a che fare con la borsa del giudice Paolo in cui era custodita l’agenda rossa. Fu lui la prima persona che ebbe in mano la valigetta di Borsellino, nella quale quasi sicuramente, c’era la famosa agenda rossa ed il giudice Ayala avrebbe dovuto:consegnare la valigetta con tutte le formalità di rito, inventariarne il contenuto, identificare l’Ufficiale affidatario con nome e cognome/documenti, farsi controfirmare per ricevuta il materiale consegnato nella valigetta e comprensivo di questa, e infine avrebbe dovuto stilare una relazione da protocollare alla Procura della Repubblica di Palermo.
Cosa che non fece ma, ancor più grave, interrogato sulla vicenda ha rilasciato tante versioni diverse e contrastanti tra loro, ed addirittura nella sua ultima versione si è contraddetto in più punti”.