Cittadini
Rummo, da febbraio sono a rischio servizi essenziali per i malati
Ascolta la lettura dell'articolo
Ospedale Rummo: un’azienda con i conti in ordine, al secondo posto nella regione Campania, dopo Avellino, per attivo di cassa, grazie all’impegno della Direzione, degli infermieri e dei medici che hanno ringegnerizzato i processi assistenziali. Tuttavia la Regione, con una nota del 30 Dicembr,e ha deciso di risolvere i contratti dei precari: 50 professionisti, ormai inseriti nei vari reparti che non vedranno più rinnovare il proprio contratto dal 31 gennaio. Un contratto libero professionale sottopagato, rispetto ad un avviso pubblico e che non prevede neanche una copertura assicurativa, ci spiegano i medici dell’azienda sannita.
“Non vogliamo un precariato di serie A e uno di serie B, il Sannio non è figlio di un Dio minore”, questo lo sfogo che abbiamo raccolto tra i medici che chiedono il rinnovo dei contratti così da programmare l’attività ospedaliera e garantire assistenza all’utenza del territorio sannita. “Non sono in gioco posti di lavoro, ma la qualità del servizio e i diritti del malato” dicono.
Il rischio, dal primo febbraio, è la chiusura dei reparti, la soppressione di servizi fondamentali (si pensi che senza questi medici sarebbero sospese 6.000 visite ambulatoriali, 500 turni notturni)
Equiparare i precari del Sannio a quelli ii Napoli e salvaguardare l’immagine di una struttura ospedaliera che si è costruita su livelli di qualità elevati, sui sacrifici dei medici e dei non medici: è l’appello rivolto oggi in conferenza stampa alla deputazione sannita affinché dialoghi con il governo centrale e venga data dignità alle aree interne, dove è già stato anche chiuso un ospedale.
Il sindaco, intervenuto alla conferenza, ha intanto manifestato la sua volontà di convocare subito l’assemblea dei sindaci. “Non firmerò i bilanci delle aziende ospedaliere se non sarà chiara la situazione”.
Solidarietà anche da parte della Provincia nella persona del consigliere Pacifico, presente all’incontro di questa mattina.
E intanto i medici si dichiarano disposti ad uno sciopero in piazza, i tempi sono brevissimi.