POLITICA
Il centenario della Cassa Rurale Cattolica di San Martino Sannita
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1910-2010, un centenario importante che la Cassa rurale Cattolica di San Martino Sannita ha festeggiato alla presenza di esponenti del mondo politico, impprenditoriale, nella suggestiva cornice di Villa dei Papi a Benevento.
“Prima cassa rurale in Campania ad avere la denominazione di origine cattolica nasce il 2 novembre 1910 da un’iniziativa di 20 soci” – ha spiegato Giuseppe Casazza, presidente della Banca di Credito Cooperativo del Sannio-Calvi, che ha assorbito la Cassa Rurale di San Martino.
Ispirata al pensiero cristiano cattolico dell’enciclica di Leone XIII, che sottolinea il presidente della Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, Silvio Petrone, rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo di queste strutture “Dobbiamo essere riconoscenti alla Chiesa cattolica e ai parrocci per l’attività svolta.”
E’ proprio nomi importanti del mondo cattolico sannita, come Don Antonio Fioretti, GiovanBattista Bosco Lucarelli che, con la loro lungimiranza diedero vita ad un progetto, quello della Cassa rurale di San Martino Sannita, che dai 20 soci degli inizi, oggi ne conta 1800, e guarda al futuro con iniziative che hanno l’obiettivo di creare un legame permanente con il territorio. “Intendiamo presentare alla Banca d’Italia, un progetto di fusione con la Cassa Rurale di San Marco dei Cavoti”, ha annunciato Casazza.
Anche il presidente della Provincia Aniello Cimitile, in occasione del Centenario della Cassa Rurale Cattolica di San Martino Sannita e del Convegno organizzato nella Villa dei papi dalla Banca di Credito Cooperativo del Sannio – Calvi, ha voluto esaltare il ruolo sociale svolto dagli Istituti di credito cooperativo in particolare nelle aree interne meridionali. “La missione di accesso al credito in termini di solidarietà concessa a particolari Soggetti e alle Famiglie, ha detto Cimitile, e quelle riservate alle micro e piccole imprese è stata ed è particolarmente significativa ed importante per un territorio marginale dal punto di vista economico”.