CRONACA
Operazione “Baffo d’oro”: all’esame dei carabinieri il materiale sequestrato. Spuntano affari con la Libia

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Il giorno dopo l’importante operazione “Baffo d’oro” condotta dai Carabinieri di Benevento, che ha portato all’arresto di Giuseppe Ciotta ed altre 10 persone, prosegue il lavoro degli investigatori del Reparto Operativo, coordinato dalla Procura della Repubblica di Benevento.
Infatti, i militari sono alle prese con l’esame del copioso materiale cartaceo e informatico rinvenuto e sequestrato nel corso delle perquisizioni effettuate nei confronti delle undici persone, colpite dall’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento per associazione a delinquere dedita e finalizzata alla turbativa di gare d’appalto pubbliche e delle due persone sottoposte a fermi di indiziato di delitto per l’art. 12 quinques legge 306/92.
In particolare, i Carabinieri, insieme con il custode giudiziario delle aziende confiscate a Ciotta, stanno procedendo all’inventario degli automezzi che erano oggetto delle contrattazioni con soggetti libici, interessati all’acquisto soprattutto dei mezzi d’opera che sarebbero serviti per la realizzazione di strade, ponti e altro in Libia.
Notevole importanza, inoltre, riveste l’esame investigativo di alcuni documenti originali redatti in lingua araba, riguardanti accordi tra le autorità libiche e le aziende riconducibili a Giuseppe Ciotta e la sua convivente Annunziatina Spitaletta.
I due, infatti, avevano stipulato una Joint Venture con alcune società libiche, proprio per esportare i mezzi oggetto della precedente confisca e custoditi all’interno dell’azienda sita in Contrada Olivola.