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Agroalimentare: alla CIA si discute degli aggiornamenti legislativi

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Si è tenuto, al palazzo Caracciolo di Torrecuso, organizzato dalla CIA (confederazione italiana agricoltori) di Benevento, un seminario di approfondimento sugli “aggiornamenti legislativi nel settore agroalimentare”.
Dopo i saluti del direttore della CIA di Benevento Alfonso Del Basso, il giornalista Luigi La Monaca ha introdotto i lavori che hanno visto gli interventi di Carmine Fusco (Presidente Associazione Centro Servizi Vitivinicola), Alessandro Mastrocinque (Presidente Confederazione Italiana Agricoltori di Benevento) che, ancora una volta, hanno evidenziato le sofferenze in cui versa il settore agroalimentare, subissato da incombenze burocratiche e da tassazioni che, spesso, superano del doppio i ricavati dal lavoro degli agricoltori.
Nel 2012, ha rilevato il Presidente Mastrocinque, in Italia 1.700 aziende agricole sono state costrette a chiudere, un dato preoccupante per l’intero settore agroalimentare.
Ancora una volta la CIA si propone di agevolare tutte le operazioni che gli operatori del settore agricolo sono costretti ad affrontare e a sondare, sempre di più, i territori per conoscerne le reali esigenze.
L’Avv. Flaviano Foschini ha illustrato le ultime normative riguardanti lo smaltimento delle acque reflue in agricoltura mentre il Dott. Mario Calabrese ha chiarito le norme concernenti l’articolo 62 e le nuove regole contrattuali nella filiera agroalimentare, importanti norme che andranno a disciplinare i contratti tra produttori agricoli, consumatori e acquirenti.
Presente in sala anche il Dott. Mario Grasso Direttore Regionale della CIA. Le conclusioni sono state tratte dal Dott. Tommaso Maglione della Regione Campania che ha fatto un’attenta disanima su ciò che era stato detto e ha evidenziato che la Regione Campania si sta muovendo realizzando a una serie d’iniziative atte a garantire la presenza qualificata dell’Italia in Europa e in particolar modo della Campania.
Un passaggio è stato anche dedicato al rispetto per l’ambiente e alla possibilità di rendere i territori sanniti sempre più fruibili da parte di un settore del turismo che è interessato alla genuinità dei territori e alla salubrità degli ambienti. La Regione Campania sta profondendo molte energie anche verso l’innovazione e verso sistemi moderni per lo smaltimento dei rifiuti in agricoltura.