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Valle Caudina

‘Reindustrializzazione dell’area di Airola: gli annunci non risolvono il problema’

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"E’ da un po’ di tempo – scrive in una nota il Movimento Città Sostenibile – che leggiamo notizie circa la reindustrializzazione dell’ex area Alfafacavi di Airola, situata nella zona della Presalanna.
Questi continui annunci da parte della politica per volersi mettere per forza di cose in mostra, per finti impegni, con tavoli vuoti o finte ditte che verrebbero ad Airola (Benevento) per produrre questo o quel prodotto, con il consenso di chi muove i fili, sta solo facendo danni ad Airola ai cittadini e soprattutto all’economia dell’intera valle caudina”.

“E’ il caso di dire e ricordare a tutti – continua il portavoce Giuseppe Falzarano – che l’Alfacavi, punta di diamante dell’economia di Airola e dell’intera Provincia, non c’è più, anche se in questi anni, con continuo sperpero di danaro pubblico, in tanti ci hanno voluto far credere che con il “polo tessile”, o altre produzioni decentrate, la questione occupazionale ad Airola si sarebbe risolta.
Al contrario. il fallimento totale delle politiche scellerate è sotto gli occhi di tutti: la cosa più grave e scandalosa è che si continua sulla “chimera” della linea del “Tessile” ai danni dei lavoratori e dell’intera economia della Valle Caudina, continuando a regalare soldi a finti imprenditori che hanno già fallito prima di arrivare ad Airola, ed a far avere voti a politici che non fanno il loro mestiere, ma pensano solo ad arare il loro orticello.

Dunque, come del resto l’intera cittadinanza, leggiamo che finalmente la questione della reindustrializzazione e quindi dell’occupazione ad Airola si sarebbe finalmente risolta, e che nell’ex Alfacavi si produrranno addirittura “Fibre di Carbonio, con una prima occupazione iniziale di ben 158 lavoratori, per arrivare a 220 nel giro di 12 – 18 mesi”.
Se tutto questo corrispondesse a verità, o meglio alla realtà di Airola e della nostra intera Valle Caudina, si sarebbe risolto il problema e come in una favola potremmo dire ….. e “furono tutti felice e contenti”.
Ma tutto questo, per noi del Movimento Città Sostenibile, sa di assurdo: si persevera ai danni dei lavoratori, che continuano ad essere presi in giro ed a patire certe promesse.

Se si vuole mettere in moto una vera reindustrializzazione ad Airola, si deve puntare alla costruzione di un polo Agro-Alimentare, per la seguente semplice considerazione, che forse a “l’or signori” può apparire banale, ma che per noi è importante: il nostro territorio è a vocazione agricola ed è quindi l’inizio di una filiera agro-alimentare da dove il prodotto nasce, poi si lavora e infine viene commercializzato.
In un territorio simile è questa la funzione più logica e naturale da percorrere per un rilancio vero, che dia effettivamente speranza ai tanti che oggi sono senza lavoro: valorizzare le nostre produzioni eccellenti, come la mela annurca, le cipolle, i pomodori, l’olio e tutta una serie di ortaggi che fanno di questo territorio che da sempre ne rappresentano la vera ricchezza!
Altro e’ solo voler sperperare soldi pubblici e non risolvere il problema. Non vorremmo – conclude la nota del Movimento Città Sostenibile – che dietro le facili promesse e le scelte fatte si nascondano le mire atte a carpire contributi comunitari o altro, poi dopo pochi mesi, giusto il tempo materiale dello pseudo – imprenditore di turno di arraffare i citati contributi … la grande fuga …. e il ritorno alla sede originaria, come già successo in altre occasioni …Vi ricordate la fine del tonno di Sant’Agata dei Goti?”.

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