POLITICA
‘Eppure, per il sindaco, Orlacchio era un punto di riferimento…’

Ascolta la lettura dell'articolo
“Non è affatto mia intenzione aggiungere alcunchè sul risultato delle conclusioni cui, oggi, sono giunti i magistrati della sezione lavoro del Tribunale della nostra città reitengrando Antonio Orlacchio nella sua originaria funzione di segretario del Comune di Benevento. In queste ore, sono in tanti a commentare, qualora ce ne sia bisogno, questo ulteriore scivolone cui è caduta la civica amministrazione. Per questo, non si vuole essere ripetitivi, in quanto il risultato si fa giudicare da solo”, scrive in una nota l’ex assessore comunale Giuseppe De Lorenzo.
“Epperò – prosegue -, una considerazione va doverosamente fatta. Chi come me, nei lunghi anni in cui ha fatto parte del civico consesso, ha seguito tutte le tappe, sin dal giorno della sua nomina, di Antonio Orlacchio, è costretto a porsi delle domande, semplici e sacrosante. Orlacchio, per il sindaco, mi si dimostri il contrario, era il quotidiano punto di riferimento. Non c’era atto, segnatamente i più delicati nell’interpretazione, in cui non si faceva ricorso al segretario generale che, puntualmente ogni volta, dava il suo parere illuminante che rimaneva vincolante. In definitiva, per il sindaco, assessori e consiglieri, Antonio Orlacchio era, sempre ed in ogni occasione, il punto di riferimento.
Cosa sia, poi, d’improvviso, successo non è dato sapere. A questo punto, però, il cittadino deve essere informato e non è possibile che, come sempre, un episodio sì inquietante non può cadere, seguendo un copione stantio, nel dimenticatoio. A questo punto, forse, dovrebbe essere proprio l’interessato a dirci il motivo di questo improvviso ed inspiegabile cambio di giudizio nei suoi riguardi.
Poche sere fa, attraverso una lunga intervista rilasciata ad una emittente locale, il sindaco ha cercato, a modo suo, di offrire delle motivazioni a questa improvvisa conclusione del rapporto fiduciario.. Ovviamente, tenendosi ben lontano dall’esporre i fatti nella loro crudezza. Forse, il tempo, che rimane galantuomo, ce li farà conoscere. Sì, perchè, ripetendo l’asserito di Gabriele Corona, finalmente anche nella nostra città alcuni magistrati, non tutti per la verità, non sono più ossequiosi ai potenti di turno. E per chi crede nella legalità, bastano quei pochi”.