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POLITICA

Piazza Cardinal Pacca, Corona: ‘Dal 2004 il Comune sa di importanti reperti archeologici’

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“In Commissione Consiliare per i progetti PICS, qualche consigliere di maggioranza sostiene che l’amministrazione comunale non poteva sapeva che in Piazza Cardinale Pacca ci fossero i reperti archeologici affiorati recentemente.

E’ una dichiarazione sorprendente – scrive Gabriele Corona di ‘Altra Benevento è possibile’ – perché tutti in questa città sanno che in quell’area vi era sicuramente l’ex monastero medioevale di San Pietro distrutto dai bombardamenti del 1943, come documentato da foto storiche e video girate dalle truppe alleate, facilmente reperibili.

Di certo qualcuno tra gli attuali amministratori e dirigenti del Comune – prosegue nella nota – avrà sicuramente letto anche il bel libro del professore Marcello Rotili “Benevento Romana e Longobarda” pubblicato nel 1986 dalla Banca Sannitica.

L’autore scriveva che nella attuale piazza Cardinale Pacca c’erano il “Monastero di San Pietro de monachabus sulle strutture di un edificio romano, forse termale, nei pressi di un acquedotto romano” e vicino ad esso la“Ecclesia S. Stephani de monialibus de Foro sul primo tempio di Iside”.

Anche dal libro di Rotili e dalle relazioni della Soprintendenza e di altri storici furono tratte nel 2004 le informazioni fornite ai partecipanti al Concorso nazionale di idee per la “Riqualificazione e valorizzazione delle aree di Piazza Cardinal Pacca, Bagni, Teatro Romano e Calata Olivella” bandito dal Comune di Benevento, amministratore D’Alessandro.

Infatti, nella planimetria “emergenze storiche- archeologiche” – evidenzia Corona – vengono indicate in piazza Cardinale Pacca, il Monastero con la chiesa di San Pietro; la chiesa di Santo Stefano e il Tempio di Iside Pelagia.

Sicuramente si ricorderanno di quel Concorso e della relativa pubblicazione distribuita gratuitamente, anche l’attuale assessore Mario Pasquariello, che anche allora sedeva in Giunta, e il consigliere Antonio Capuano, pure allora in maggioranza.

Insomma, la Soprintendenza e il Comune di Benevento sanno da tempo che in quella piazza ci sono importanti reperti archeologici longobardi e romani e forse anche un tempio di Iside e allora perché hanno concordato la realizzazione del Terminal Bus e poi hanno bloccato i lavori come se le antiche strutture fossero comparse improvvisamente dal nulla?”, si chiede Corona. 

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