POLITICA
Capezzone (Pdl): ‘ E’ la conferma che la Provincia è un ente inutile’

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“L’idea di rinviare a “ data da determinarsi” il Consiglio Comunale e Provinciale congiunto conferma due fatti negativi: il primo e che la Provincia, scampato il pericolo torna alle sue vecchie occupazioni che riguardano la gestione del potere al di là di qualsivoglia ruolo per il territorio e al di là di ogni opzione di seria programmazione strategica per il Sannio”. Così il vice coordinatore vicario Pdl Roberto Capezzone che aggiunge: “E’ la conferma di un’impostazione che investe un Ente oramai “di fatto” inutile ma utile solo a gestire privilegi e apparati sulla pelle dei cittadini”.
“Il secondo fatto – prosegue Capezzone – riguarda il Comune di Benevento che, come Roberto Costanzo aveva ottimamente analizzato è o almeno dovrebbe essere l’Istituzione centrale in un percorso che riguarda il ruolo del Sannio in Campania e nel Mezzogiorno”.
“Rinunciare a discutere vuol dire ripiegare sull’esistente – afferma il vice coordinatore vicario – e lasciare la strada dell’iniziativa ad improbabili interlocutori che a tutto pensano tranne che a dare al Sannio un assetto geopolitico idoneo a sostenere la grande tradizione storica e culturale della nostra terra”.
“Quanto alle microregioni e ad altre poco apprezzabili ipotesi di lavoro – prosegue – l’occasione è utile per precisare che di valvassini dei vassalli napoletani o avellinesi né abbiamo le scatole piene in quanto, è evidente che, come taluni evitano di affrontare il problema a talaltri fa comodo perpetrare lo status quo essendo notoriamente nella schiera dei valvassini che beneficiano, senza avere consenso di rendite di posizione alle quali non intendono rinunziare nonostante la senilità politica e la oramai accertata marginalità nello scenario politico”.
“La strada maestra – conclude Roberto Capezzone – non può che essere quella che ricompone il Sannio sul piano culturale e che mira alla riacquisizione di una identità forte nel Mezzogiorno insieme al vicino Molise a sostegno di una nuova stagione di crescita civile ed economica.che determini soprattutto nuovi assetti politici per un territorio che, lasciato alle elucubrazioni sociologiche rischia di sparire dalla cartina geografica”.