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Comune di Benevento

Scuole, Civico22: “Da amministrazione risposte parziali e insufficienti”

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“Ci sono voluti ben 5 mesi per avere riscontro alle interrogazioni che abbiamo presentato come Civico22, eppure dobbiamo prendere atto di risposte parziali e insufficienti”. Così in una nota Civico22.

“Un dato però è certo: sulle scuole siamo ancora in alto mare e, nonostante l’assessore Pasquariello abbia negato che ci siano ritardi – attaccano -, è evidente che l’istituto “Bosco Lucarelli”, chiuso ormai dal 2019, non ha visto ancora l’inizio dei lavori, nonostante l’aggiudicazione della gara risalga a molti mesi addietro, né si ha notizia dell’erogazione della prima tranche del finanziamento (dal Ministero o dalla Regione neppure si è capito). Insomma, se tutto va bene, ed è lecito dubitare che il ritardo si prolunghi ancora, si dovrà aspettare il 2024 per restituire un istituto cruciale alle famiglie del Rione Libertà.

Restando nel quartiere – spiegano -, si infittisce invece il mistero intorno alla “Silvio Pellico”, anche questa chiusa da tempo, per la quale però ad oggi non c’è alcun finanziamento: alla richiesta di chiarimenti rispetto alla realizzazione di una scala antincendio su una struttura da abbattere, l’assessore Pasquariello, con nostra grande sorpresa, ha affermato che l’istituto è destinatario solo di interventi di adeguamento. Eppure solo a febbraio scorso, in commissione lavori pubblici, la “Silvio Pellico” era stata indicata senza dubbio tra le scuole da abbattere. Anche all’istituto di Pacevecchia, la cui riapertura era stata promessa per novembre 2021 dal sindaco Mastella in campagna elettorale, non sono ancora iniziati i lavori ed è ormai sicuro che per il prossimo anno scolastico i bambini del quartiere saranno costretti ancora ad una sistemazione di fortuna, come quelli del Rione Libertà.

Nulla di fatto neppure per la palestra della Moscati – concludono -, candidata a sorpresa e poi esclusa dal finanziamento PNRR, mentre invece è stata finanziata la palestra della Torre. Quando sempre in commissione lavori pubblici fu rilevato che si interveniva su una scuola destinata ad essere abbattuta, ci fu risposto sempre dall’assessore che la palestra era un corpo a sé stante, mentre oggi non si sa che fine farà questo finanziamento. Insomma, anche sul versante edilizio, come sulla organizzazione dei trasferimenti degli studenti di “Pietà” e “Nicola Sala – Torre”, ci sembra non stia procedendo tutto per il meglio. Risposte fuori tempo massimo, eppure anche queste decisamente parziali per il servizio mensa. Ormai la scuola è finita e quindi ogni sollecitazione rispetto a controlli e verifiche è chiaramente superato. Certo è però che il kit riutilizzabile con cui la ditta si è aggiudicata l’appalto – che puntava molto sulla sostenibilità ambientale – non è stato distribuito e non se ne conosce il motivo. Mistero anche sui controlli effettuati, previsti con cadenza mensile dal capitolato: l’assessora Coppola, che ha risposto anche per la collega delegata all’istruzione, non è stata in grado di chiarire questo aspetto, mentre ha invece promesso di reperire fondi per garantire un sostegno alle famiglie indigenti. Ricordiamo, infatti, che in campagna elettorale fu promessa la “mensa gratis”, per poi scoprire che la “gratuità” è stata assicurata solo per un anno e solo grazie allo spostamento di fondi Covid destinati alle famiglie più bisognose. Peccato che lo sconto sia andato a pioggia a tutti, escludendo però i bambini non residenti, pure in condizioni di disagio, costretti a pagare ben 5 euro a pasto o a fare ricorso al pasto da casa. Non ci meraviglia che a nessun altro sindaco sia venuto in mente di utilizzare i fondi Covid a questo scopo. Speriamo che il prossimo anno al costo tutt’altro che irrisorio corrisponda un’adeguata qualità del servizio e che le famiglie siano rassicurate con controlli frequenti. Restiamo perplessi anche di fronte ad un’assenza di progetti relativi ai fondi stanziati per fronteggiare la povertà educativa, annunciati in pompa magna in questi mesi dal Comune. Anche in questo caso speriamo venga fatto qualcosa con l’inizio del nuovo anno scolastico, tuttavia ad oggi non abbiamo idea di cosa si intenda fare”.

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