Sulla proposta Regione Sannio, Cimitile: “Ha il sapore della rassegnazione”

Qualcuno l’aveva già previsto. Il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, in un’intervista rilasciata a metà luglio, aveva già lanciato un piccolo sasso: aboliamo le province al di sotto dei 500.000 abitanti. Tradotto: via Avellino e Benevento. A trasfromarlo in un macigno che sta per abbattersi come un asteroide sulla Rocca dei Rettori ci ha pensato il ministro Tremonti, nella nuova manovra straordinaria per fronteggiare la crisi economica. Ridotto il numero: ci si ferma a 300.000 abitanti. Salta così la testa della sola Benevento. Abolizione della provincia e conseguente accorpamento con Avellino. Diffusa la notizia alla vigilia del fine settimana di ferragosto, nel mondo della politica è stato un sussulto. Opposizione dura da parte del Presidente della Provincia Cimitile, che ora rischia di essere ricordato negli annali della storia come l’ultimo presidente della Rocca dei Rettori.

“Aldilà di essere un’offesa tremenda, una mancanza di rispetto storico verso questa terra, è un provvedimento ingiustificato,” ha commentato il presidente Cimitile, “La provincia di Benevento è una delle più efficienti d’Italia, e loro vorrebbero farci credere che i costi della politica, il debito della politica, le inefficienze del sistema italiano dipendono dalle province come quella di Benevento. Sono ridicoli! Ma che significa, che per esempio il buco nero della crisi napoletana, del debito napoletano, quelo della sanità, della spazzatura, oppure il rigonfiamento assurdo e gestionale della Regione Campania, è una responsabilità della Provincia di Benevento? Cosa c’entriamo noi con queste inefficienze? I nostri piccoli comuni sono responsabili del cancro dei rifiuti?I nostri piccoli comuni raggiungono il 75% della raccolta differenziata. E’ una presa per i fondelli! E’ la foglia di fico di una classe dirigente nuda che nasconde la sua incapacità di affrontare i problemi veri del paese. Ma ce la faremo, ce la faremo”.

Annunciata la malattia, ora si cerca la cura. C’è così chi propone di arrivare a quota 300.000 incorporando qualche comune della Valle Caudina, oppure agire per vie legali contro il decreto legge del Governo. Ancora cercare aiuto oltre oceano, tra i sanniti emigrati all’estero, esortandoli a chiedere la residenza anche in Italia, a Benevento ovviamente. Joseph Meccariello, Presidente della Associazione dei Sanniti nel Mondo, da New York, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi fa sapere che gli emigrati sono pronti ad aiutare la loro provincia, a cui sono legati da ricordi e fortissimo affetto.

Intanto c’è anche chi cerca di guardare avanti, oltre l’appennino, e cogliere l’occasione per staccarsi definitivamente da Napoli, dando vita ad una Regione Sannio. Una strada che per il presidente Cimitile ha però il sapore della sconfitta: “In questo momento sono tutte cose che sanno già di rassegnazione. Io non mi rassegno. La Provincia di Benevento non va cancellata. E noi ci difenderemo con le unghie e con i denti. Chiamerò alla mobilitazione i nostri sindaci e le nostre popolazioni. Avverto il polso di uno sdegno profondo che cresce sul nostro territorio verso una cancellazione priva di senso”.

Erika Farese