Titerno
Lettera dal Quirinale al sindaco Testa

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“Centinaia sono le bandiere pronte ad inondare le strade di Pontelandolfo (Benevento) del tricolore italiano. Quel tricolore che nel 1861 sancì l’unione sotto del nostro Paese sotto l’egida di un unico vessillo. Altissimo fu il prezzo che la comunità sannita pagò per l’unificazione geo-politica dell’Italia. Oltre un migliaio furono i civili che trovarono la morte nell’apocalisse del 14 agosto 1861. Oltre un migliaio furono le vittime immolate all’unità nazionale. Oltre un migliaio furono i martiri arsi vivi privati di una degna sepoltura.
Non sarà una festa, – si legge nella nota diffusa alla stampa – quella programmata dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato Civico per il prossimo 14 agosto. Ma sarà, invece, la commemorazione doverosa di quella strage. La solenne cerimonia, celebrativa del 150° anniversario dell’eccidio del 14 agosto 1861, è occasione fortemente voluta dal Sindaco Cosimo Testa e i suoi amministratori e da Renato Rinaldi del Comitato Civico e i suoi più stretti collaboratori, per rendere onore agli antichi padri di Pontelandolfo, che, inermi, perirono sotto i colpi impietosi di 500 grilletti savoiardi e sarà ancora occasione per tributare un riconoscimento senza confini a tutti quei superstiti che trovarono la forza di risollevarsi, di rimettersi in piedi e di ricomporre pietra su pietra il paese in lacrime. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invitato alla cerimonia, ha inviato una lettera al Sindaco Testa per il tramite di Carlo Guelfi Consigliere Direttore dell’Ufficio di Segreteria del Capo dello Stato”.
“Gentile Sindaco – ha scritto Guelfi per conto di Napolitano – il Presidente della Repubblica la ringrazia, mio tramite, per le notizie che ha voluto inviargli sulle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia svoltesi a Pontelandolfo. Mi rincresce al riguardo comunicarle che il Capo dello Stato non potrà essere con voi per la cerimonia in programma il prossimo 14 agosto, ma sarà rappresentato dal Presidente del Comitato dei Garanti Giuliano Amato. Insieme al vivo apprezzamento per l’attiva partecipazione alle celebrazioni per l’Unità, il Presidente Napolitano invia a lei ed a tutta la cittadinanza i suoi migliori saluti, ai quali aggiungo anche i miei personali”.
“La partecipazione di Giuliano Amato è un impegno significativo e serio che finalmente lo Stato Italiano ha avuto il coraggio di assumersi dopo l’ultra secolare assordante silenzio: la storia degli accadimenti che determinarono l’auspicata unità nazionale, a distanza di 150 anni, riapre il grande libro del Risorgimento per scrivere un capitolo aggiuntivo. Cosicché da questo preciso momento nell’ambito delle proposte curriculari didattico – formative delle scuole di ogni ordine e grado dal Sud al Nord del Paese – si parlerà e si studierà anche dei fatti d’arme di Pontelandolfo fino ad oggi imperdonabilmente taciuti. Nel tempo a venire al fianco di quei personaggi leggendari, fautori del Risorgimento Italiano, troveranno spazio le piccole grandi storie di Concetta Biondi e dei F.lli Tommaso e Francesco Rinaldi. Tre martiri dell’Italia post-unitaria, simbolo del coraggio, dell’onore, della strenua difesa che fino alla fine tennero fieramente alto il nome di Pontelandolfo e della sua gente”.