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Titerno

Cresce l’attesa per l’appuntamento con Giuliano Amato

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Di giorno in giorno, di ora in ora, cresce in paese l’attesa per l’appuntamento con la storia inseguito per 150 anni.
Tutti sanno e tutti hanno sempre saputo che fu un errore giudiziario a dare fuoco il 14 agosto 1861 alle abitazioni di pietra, legno, canne e argilla di Pontelandolfo: “il paese sbagliato”. Proprio così, “il paese sbagliato”. Perché si trattò di un errore giudiziario. Un giudizio affrettato, superficiale, come quelli che in epoca recente hanno ingiustamente condannato “l’uomo sbagliato”. Come è stato per Enzo Tortora, come è stato per Daniele Barillà, così fu per Pontelandolfo.

 

Le solenni celebrazioni del 150° anniversario dell’eccidio del 14 agosto 1861 rappresentano, pertanto, occasione rara se non unica per dare una sterzata significativa e definitiva alle vicende che scatenarono la “esemplare punizione del paese” ed indirizzarle sui binari della giustizia.

 

La ridente cittadina sannita è in fermento, perché sa bene che fra pochi giorni si scrollerà di dosso il fardello di 150 lunghi anni di infamie e di accuse infondate. Pontelandolfo non più terra di briganti e di assassini, come incriminata dai governatori del nuovo Regno dopo l’uccisione di 44 soldati piemontesi e del giovane tenente Bracci avvenuto a Largo Spinelle in agro di Casalduni per mano altrui. Bensì “Città Martire della sofferta e dolorosa Unità d’Italia”. Sancirà il nuovo status di “Luogo della Memoria” del paese la partecipazione alle celebrazioni del prossimo 14 agosto del prof. Giuliano Amato in rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Il Capo dello Stato, tramite il Consigliere Direttore dell’Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica Carlo Guelfi, ha inviato in questi giorni una lettera di ringraziamento al Sindaco Testa per l’attiva partecipazione di Pontelandolfo alle celebrazioni per l’Unità. Ha concluso con un saluto a tutta la cittadinanza e le scuse per l’impossibilità a partecipare al programmato evento per inderogabili impegni assunti in precedenza.

 

Il prof. Giuliano Amato, dunque, su delega del Presidente della Repubblica e nella qualità di Presidente dei Garanti dell’Unità Tecnica di Missione per le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, sarà a Pontelandolfo per testimoniare la solidarietà dello Stato Italiano verso la comunità sannita ingiustamente eccidiata all’indomani dell’unificazione nazionale. Un gesto auspicato da tantissimo tempo, che si concretizza oggi, finalmente, nell’anno fatidico del 150° dell’Unità d’Italia, a suggellare l’intensa attività epistolare messa in campo dal Sindaco dott. Cosimo Testa tesa alla rivisitazione del triste evento e al ristabilimento della obliata verità storica.

 

Il Prof. Amato, come programmato e pianificato dalla dr.ssa Emanuela Bruni Direttore delle Comunicazioni dell’Unità Tecnica di Missione in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Pontelandolfo e il locale Comitato Civico per il 150° dell’Unità Nazionale, giungerà in terra sannita intorno alle ore 18,00. Ad attendere l’autorevole personalità nella grandiosa piazza Roma sommersa dal tricolore, ci saranno autorità civili, militari, religiose, scolastiche e sportive locali, provinciali e regionali oltre ad una rappresentanza del corpo dei Bersaglieri inviata sul posto dal Ministero della Difesa.

 

La deposizione di corone di alloro su quei luoghi imbrattati dal sangue di migliaia di innocenti, simbolo dell’immane strage, precederanno la presentazione dell’erigendo altorilievo bronzeo del M° Mario Ferrante.

 

La scultura sarà innalzata nel prossimo mese di settembre in onore delle vittime della feroce repressione sabauda, all’ombra di quel straordinario accorpamento di volumi architettonici che l’imponente torre merlata del XII secolo rappresenta. Seguirà la scopertura della lapide, fortemente voluta dalla dr.ssa Emanuela Bruni, che Pontelandolfo e l’Unità Tecnica di Missione vogliono dedicare al ricordo imperituro della giovanissima Concetta Biondi e di tutte le donne selvaggiamente stuprate e poi massacrate all’alba di quel maledetto 14 agosto 1861 dai barbari mercenari della soldatesca piemontese.

 

La relazione del Sindaco, documenti inediti e testimonianze di ricercatori storici, infine, e l’intervento conclusivo del prof. Amato sui fatti d’arme di Pontelandolfo, daranno termine alle attività previste nell’ambito della celebrazione.

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