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POLITICA

Impianto a Sassinoro, il Movimento Animalista: “Ora tutti sul carro dei vincitori”

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“La moda di salire sul carro dei vincitori è gesta tipicamente italiana e la storia recente è piena di esempi e non fa di certo eccezione  la Nostra Provincia, a tal proposito è lampante la parziale non sconfitta nella diatriba che da oltre due anni vede opporsi chi vuole tutelare il territorio e chi invece, del suddetto, vuole farne una sorta di proprietà privata dove poter fare qualsiasi cosa, il tristemente noto impianto di compostaggio a Sassinoro. Come già ricordato dal consigliere d’opposizione Lucio di Sisto (a cui va il mio personale ringraziamento per la costante e stretta collaborazione) ora che è giunta una buona novella da quel di Napoli, all’improvviso escono fuori paladini che, almeno a detta loro, sono i fautori della parziale “non sconfitta”… Cosa alquanto strana visto che erano ben felici di ospitare un impianto sovradimensionato, pericoloso, inidoneo, etc, per il trattamento della parte umida dei rifiuti, erano entusiasti della scelta di far ricadere l’impianto a ridosso ed all’interno e o in prossimità delle aree SIC/ZPS una struttura del genere in un’area, sottoposta a vincoli di protezione sia da parte di leggi nazionali che di direttive europee, nate appunto per la salvaguardia di fauna e flora  e loro prossimità in modo da garantire la tutela di specie a rischi estinzione, peraltro presenti in gran numero come dimostrato dai censimenti del progetto Natura 2000”. Lo scrive in una nota il Movimento Animalista in merito alla vicenda dell’impianto rifiuti a Sassinoro.

“Non volendo entrare nello specifico come già stato fatto da precedenti articoli – spiega il Movimento -, la domanda è: se non ci fosse stata una mobilitazione pubblica, cosa sarebbe accaduto? “Monnezza” a palate con scarsi controlli? Intollerabile, siamo davvero al ridicolo, non è possibile che ancora oggi i cittadini debbano svolgere il compito di vigilantes e sorvegliare di continuo le scelte delle amministrazioni comunali guidati da sindaci, assessori e consiglieri che teoricamente, dovrebbero puntare alla tutela ed allo sviluppo del territorio e delle comunità. Cari firmatari, voi che non molto tempo fa sceglieste la New Vision con tanto di invito a realizzare l’impianto, dovreste solo cospargervi il capo di ceneri, chiedere scusa e rassegnare le dimissioni per rispetto, dignità e manifesta incapacità di tener fede a quanto promesso e non cantare vittoria. Cari signori quella non vi appartiene, le battaglie fin qui vinte sono merito di altri come le associazioni ed i movimenti politici che fin dall’inizio si sono opposti a tale scelleratezza per il solo bene comune e non di certo per convenienza… Sono quelle persone che hanno vinto la battaglia, almeno per ora, spinte e motivate dal più puro e semplice attaccamento al proprio territorio. 

Noi, come Movimento Politico – prosegue la nota -, non abbiamo mai agito per interessi personali, abbiamo risposto alla chiamata e siamo scesi in campo portando la questione fino a Roma, fin negli uffici dell’allora Ministro dell’ambiente Costa che più di una semplice “lavata di mani”, direi  una strafottenza politica d’eccellenza, nulla fece. E nulla fece il Movimento 5 Stelle che pur essendo al governo e vantando deputati e senatori sanniti, si limitò a qualche sterile articolo di giornale. Nulla fece il Partito Democratico che governa la Regione, anzi, a dire la verità qualcosa l’ha fatta: ridurre il Sannio a pattumiera concedendo autorizzazioni per impianti di rifiuti e discariche come fossero piscine. Della Lega poi non ne parliamo visto e considerato i suoi trascorsi liberisti. Insomma, di tutti i “grandi” partiti nessuno si è interessato alla cosa perché il Sannio è considerato un bacino elettorale.

Infine – conclude -, un richiamo: caro Presidente Di Maria, sarebbe stata cortesia istituzionale convocare ai vari tavoli d’incontro sul tema compostaggio il nostro Movimento visto che fin da subito abbiamo dimostrato piena collaborazione e siamo certi, leggendo le motivazioni della sospensiva del TAR di Napoli, che  questa “non sconfitta” sia anche merito nostro e della documentazione che le fornimmo”.

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