CRONACA
Due denunce e una sospensiva per utilizzo di lavoratori in nero

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I Carabinieri della Stazione di Colle Sannita hanno effettuato nella mattinata odierna una serie di controlli nel campo edile, con specifico riferimento a cantieri finalizzati alla posa in opera di attrezzature e macchinari concernenti la produzione delle cosiddette energie rinnovabili.
I controlli sono stati predisposti dal Comando provinciale Carabinieri di Benevento, in un’ottica tesa ad abbracciare tutta la provincia sannita. I militari dell’Arma, nel corso di uno specifico servizio finalizzato ai controlli sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno eseguito accurati accertamenti, con l’ausilio e la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Benevento, presso due cantieri edili, entrambi finalizzati alla realizzazione di parchi fotovoltaici, ubicati nelle contrade Pincere e Montagna, nell’agro di Circello, e hanno denunciato i due responsabili legali delle ditte operanti, entrambe con sede legale nella provincia di Frosinone, rispettivamente ad Anagni e a san Giovanni Incarico. Si tratta di un sessantenne di origini piemontesi e di un cinquantacinquenne di origini campane, il primo residente nel frusinate, e il secondo nella Capitale.
I due amministratori, ai sensi della normativa in vigore, il Decreto legislativo 81/2008, ovvero il Testo Unico legislativo in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, venivano denunciati a piede libero poiché veniva riscontrato che nei cantieri in questione non risultavano assicurate le condizioni di sicurezza per la viabilità delle persone operanti, in quanto veniva accertata la presenza di buche non coperte o transennate, e inoltre perchè omettevano di predisporre una idonea recinzione atta ad impedire l’accesso agli estranei e ai non addetti ai lavori. Gli ulteriori accertamenti svolti, permettevano inoltre di evidenziare una situazione molto confusa e comunque irregolare da un punto di vista amministrativo e contabile, al punto che venivano contestati numerosi illeciti amministrativi. Alcuni di questi erano relativi ad irregolarità nelle assunzioni: sono stati infatti controllati complessivamente ventiquattro lavoratori, e ad alcuni di essi non veniva consegnata la prevista dichiarazione sottoscritta dal lavoratore, da consegnarsi obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori, mentre ad altri non veniva consegnato all’atto della retribuzione un prospetto paga – il cosiddetto statino – .
Infine, alcuni lavoratori erano stati impiegati pur non risultando i loro nominativi dalla previste scritture contabili o in altre documentazioni obbligatorie, ed altri ancora non erano forniti del previsto “badge” di riconoscimento, con l’aggravante che il registro del cantiere era tenuto in modo non consono e comunque non risultava aggiornato, mentre per altri lavoratori erano state effettuate infedeli registrazioni in merito alle ore effettivamente prestate.
In conclusione, i Carabinieri, impiegati nei controlli in argomento con oltre dieci militari, hanno elevato sanzioni per oltre 18.000 euro, ed attivato le procedure per il recupero contributivo relativo al “lavoro nero” per circa 10.000 euro. A tal proposito, per la ditta di Anagni, è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato al “nero”, all’atto del controllo, oltre il venti per cento del personale complessivamente impegnato.
I controlli dei Carabinieri sui cantieri di lavoro e sugli appalti connessi, facenti parte di un più articolato piano su base provinciale, sia da un punto di vista materiale che amministrativo continueranno comunque anche nei prossimi mesi, ed interesseranno tutto il territorio della Valle del Fortore.