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Questione trasporti sempre più delicata, il M5s: urgono nuove soluzioni
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“Quanto deciso nell’ultimo (legittimo) consiglio comunale di fatto non cambia di molto l’organizzazione e la gestione dell’AMTS fino ad oggi avutasi. La delibera in effetti serviva solo per scongiurare i licenziamenti dei 91 lavoratori che sarebbero avvenuti il 28 aprile se, come chiedeva il giudice e i curatori fallimentari, non fossero avvenute novità di rilievo a riguardo. Pertanto con la delibera approvata ci sarà continuità nell’erogazione dei servizi e nella prestazione di tutti i 91 lavoratori (restando in attesa del 4 maggio quando il Tribunale si pronuncerà sulla richiesta di annullamento, presentata dal Comune, del fallimento e quindi della gestione avverso l’attuale curatela). Il Comune si impegna a versare circa 350.000 € mensili fino al 31 dicembre per l’erogazione dei servizi dei trasporti urbani”. Lo scrivono in una nota Marianna Farese, Nicola Sguera, Gerardo Mercurio e Vittorio Giangregorio del Movimento Cinquestelle.
“In queste settimane – aggiungono – ha stupito il silenzio imbarazzante della “filiera istituzionale”, unica arma, spuntatissima, nelle mani del sempre più arrancante Raffaele Del Vecchio: Mortaruolo e Del Basso De Caro tacquero! Ha parlato, invece, l’emblema delle contraddizioni del PD beneventano: Cosimo Pagliuca, sindacalista Uil e dipendente della AMTS, che sarà candidato del PD alle prossime amministrative. Il Pagliuca ha dichiarato: «La precaria situazione finanziaria dell’azienda di trasporto del Comune di Benevento, nel tempo è stata affrontata dalla politica locale con assoluta miopia, con misure inadeguate ed insufficienti, mirate per lo più alla sopravvivenza piuttosto che alla ricerca di soluzioni alternative efficaci, in grado di far fronte alla carenza di risorse, dovuta ai tagli operati ai trasferimenti pubblici». La domanda che sorge spontanea è: se la politica locale (leggi PD) è stata miope, – continuano i grillini – che senso ha questa candidatura? D’altronde tutta la campagna elettorale del centrosinistra si sta arenando sulla contraddizione insolubile di voler rivendicare la discontinuità con se stessa.
La questione dei trasporti è, in ogni caso, delicatissima. Non possiamo limitarci a biasimare le scelte sbagliate dell’amministrazione Pepe (il parcheggio di Porta Rufina in particolare), deflagrate con il fallimento, o la gestione clientelare delle partecipate in generale.
In prospettiva, – concludono – bisogna prepararsi ad interloquire con l’azienda che vincerà l’appalto (che realisticamente dovrebbe essere l’EAV) nel 2017 o nel 2018. Bisogna arrivare pronti con un progetto che sia capace di pensare un trasporto gratuito per alcune fasce di popolazione (studenti e persone al di sopra dei 65 anni), che non discrimini le periferie e le contrade, che possa integrarsi con un “area vasta” che tenga dentro almeno paesi come San Giorgio del Sannio, che non inquini o inquini il meno possibile. Il trasporto pubblico è un settore determinante per chi, come il M5S, si propone di di ripensare dalle fondamenta la mobilità, favorendo tutte le alternative al trasporto inquinante”.