POLITICA
Imu sui terreni agricoli, Campagnuolo (FI) dice no alla nuova imposta e chiede il parere della De girolamo
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“Nasce dal Decreto Legge 66/2014 – quello del famoso bonus degli 80 euro di Renzi – lo scandaloso taglio ai trasferimenti da Stato a Comuni, che indirettamente pesano in modo insostenibile anche sul territorio Beneventano, territorio questo con spiccata vocazione agricola. Tutti i proprietari di terreni, dunque, anche compresi in zone effettivamente svantaggiate perché di collina, si dovrebbero trovare a pagare ( in quanto il tutto è stato rinviato a giugno) cifre esorbitanti per una vera e propria patrimoniale statale sui terreni. Siamo dunque all’ennesimo schiaffo plateale al medio cittadino e al contribuente praticato per mano del Governo”. Questo è Quanto Afferma il Coordinatore Provinciale Giovanile di Forza Italia Benevento, Evangelista Campagnuolo.
“Tale tassa, di cui i cittadini non sanno nulla e poco sanno anche gli Enti Locali coinvolti, – prosegue la nota – pur non essendo ancora ufficialmente istituita già preannuncia effetti devastanti sui nostri comuni e sui cittadini che si troveranno a dover pagare. Dobbiamo ringraziare il Governo Renzi ed in particolare il Ministero dell’Economia che disinteressandosi delle nostre realtà hanno inventato questa nuova vergognosa tassa. Come al solito, però, si presentano agli italiani solo per gli slogan e le belle parole, scaricando l’iniziativa obbligata sulle spalle dei Comuni incaricati di applicare la tassa.
Una imposta questa nuova IMU – spiega Campagnuolo -, che va a colpire zone fortemente svantaggiate e pregiudicate, dove le rese agricole sono molto basse o, più spesso, completamente assenti. L’effetto sarà quello di dare il colpo di grazia ai presidi agricoli di collina, già in situazioni durissime, con l’immediata conseguenza dell’abbandono completo delle nostre campagne e la conseguente assenza assoluta di manutenzioni al territorio, prima causa, con le attuali precipitazioni, del dissesto idrogeologico.
Ancor più pesante – prosegue – sarà l’imposta per i tantissimi piccoli proprietari (quasi chiunque in collina) di appezzamenti oggi completamente incolti perché non esiste più la sostenibilità economica del coltivarli. Questi pagheranno un imposta maggiorata e senza alcuna franchigia, arrivando, in moltissimi casi, ad esborsi di diverse migliaia di euro pur a fronte di nessuna produttività del bene. A tal proposito chiedo all’Onorevole Nunzia De Girolamo cosa pensa e come mai non ancora si è espressa su questa “nuova” imposta, su cui lei si è gia’ battuta fortemente e con grande coraggio nel 2013, all’ora Ministro delle politiche Agricole, Minacciando addirittura le dimissioni se l’imposta veniva applicata. Tra l’altro ottenendo fortemente l’abolizione della seconda rata per fabbricati e terreni.
Se sarà necessario – conclude Campagnuolo -, nell’interesse dei nostri territori e dei nostri concittadini, saremo pronti a scendere in piazza per contrastare un Governo che senza alcun confronto con gli enti locali usa gli stessi come bancomat con i quali non aggiusta i conti statali ma finanzia le sue iniziative propagandistiche”.