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Comune di Benevento

De Nigris sull’ex Monastero Orsoline: “Struttura per i senza casa. Il suo utilizzo porterebbe risparmi per 400mila euro”

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Il consigliere comunale di SIL, Luigi De Nigris, scrive in merito al piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari del Comune, puntando l’attenzione sull’ex Monastero delle Suore Orsoline di via Gaetano Rummo che, secondo l’esponente della minoranza, potrebbe non solo risolvere il problema dei senza casa, ma potrebbe anche portare un risparmio di 400mila euro all’Ente.

“Con la delibera n. 145 del 12.11.2013, allegata al bilancio di previsione 2013, – scrive De Nigris – la Giunta comunale ha inserito l’edifico di via Gaetano Rummo n. 34 nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Noto come l’ex Monastero delle Suore Orsoline, l’edificio, con tutte le pertinenze e accessori, compresa la Chiesa ed il giardino murato, è finalmente ritornato, dopo circa cento anni, nella piena disponibilità del Comune di Benevento.

Per oltre un secolo – aggiunge – è stato un punto di riferimento per l’accoglienza e l’assistenza agli orfani dei soldati morti in guerra nonché figli di militari, per l’educazione e la formazione di tante generazioni di donne. L’immobile, che fu dato nel 1926 in concessione gratuita alla Fondazione Opera Elio De Martini, da tempo non svolge più la sua missione. Oggi, nonostante sia stimato 4.000.000,00 milioni di euro, non è immaginabile che possa essere venduto. Infatti, oltre ad un incommensurabile valore storico, culturale e sociale, il complesso delle ex suore Orsoline potrebbe essere utilizzato direttamente dall’ente comunale per altrettante finalità sociali.

Nell’ultimo consiglio comunale del 22 ottobre, l’avevo infatti già individuato come una possibile soluzione per risolvere temporaneamente l’emergenza casa esplosa in città con momenti di forte tensione sociale.

Ritengo infatti – sottolinea il consigliere di minoranza – che le famiglie attualmente collocate nella scuola di via Ponticelli, avrebbero sicuramente trovato all’interno dell’edificio di via Gaetano Rummo condizioni migliori rispetto alle attuali. Le stanze delle Orsoline, sebbene “monastiche”, nascono comunque con lo scopo dell’accoglienza. Conseguentemente dovrebbero garantire maggiori livelli di vivibilità e di intimità familiare rispetto a quelli offerti da un’aula scolastica. Vivere in una scuola o in una palestra può essere infatti un’esigenza eccezionale, dettata da calamità naturali o belliche, ma non rappresentare una soluzione, ancorchè temporanea, di un problema che le istituzioni preposte non sono state in grado di risolvere.

Nel corso dell’intervento consiliare ho anche evidenziato che l’utilizzo dell’immobile da parte del Comune di Benevento, avrebbe garantito un risparmio di circa 400.000,00 euro. A tanto, infatti, ammonta la cifra di alcuni fitti passivi che gravano sulle casse comunali. Parlo degli Uffici del Giudice di Pace (costo annuo 215.787,36 euro); dell’UNEP – Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (costo annuo 105.788,16 euro); dell’immobile in Cda Pezzapiana, Deposito materiale cartaceo Tribunale e Procura (costo annuo 60.945,36 annuo); dell’Ufficio Informagiovani di Via Odofredo (costo annuo euro 12.098,52).

In un momento di forte crisi sociale ed economica, – conclude De Nigris – i 400.000,00 euro concorrerebbero al pagamento dei canoni mensili per gli alloggi. Circa 150 famiglie potrebbero pertanto usufruire di circa 250,00 euro mensili. Ciò significherebbe riempire le tante case vuote e distribuire ricchezza a centinaia di proprietari piuttosto che a due soltanto. Non è forse questa la pratica di welfare, di housing sociale, di attenzione ai bisogni della comunità e delle fasce deboli che vogliamo perseguire ? Ed ancora! Perché sprecare soldi pubblici quando potremmo utilizzare un immobile di proprietà che dista cinquanta metri dalla casa comunale; che potrebbe rivitalizzare il commercio in una zona della città servita da strutture, come la galleria Malies e il parcheggio di Porta Rufina, pressoché inutilizzate?”. 

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