POLITICA
Disagio abitativo: anche il MIR risponde a Del Vecchio. Presta: “Questa è la città delle emergenze”

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“Questa città è ormai diventata la città delle emergenze. Emergenza lavoro, emergenza povertà, emergenza casa….citare singolarmente tutte le emergenze attualmente presenti e in attesa di essere risolte (con la bacchetta magica) è impossibile”. A scriverlo, attraverso una nota diffusa alla stampa è il coordinatore cittadino del MIR, Felice Presta.
“Ogni giorno – prosegue Presta – si assiste alla deriva, ma sarebbe meglio definire morte prematura, di una città preda solo di politici incapaci di vedere al di la del proprio giardino (ma sarebbe meglio chiamarlo orticello). Non entro nel merito della lunga conferenza stampa dell’avvocato Del Vecchio riguardo ai problemi dello Iacp perché dovrei tornare a parlare di cose già dette da altri. Ma due sue affermazioni mi hanno stupito: la prima è: ‘che sullo Iacp non si fa politica’. Ha no? Ma la sua nomina non è politica? Non è un tesserato Pd? Suo figlio non è vicesindaco (PD) di Benevento? Come può una persona che si impegna cosi tanto in politica non fare politica sia pure indirettamente? Ma lasciamo passare la buonafede della dichiarazione. Seconda affermazione: ‘Lo Iacp che ho ereditato aveva 15 milioni di passivo’. Ha si? E da quale gestione sono stati ereditati? Da quella del dottor Lucio Lonardo? Da quella precedente? E come mai solo adesso l’avvocato dichiara una cosa del genere? Come mai non è stata chiamata in causa la gestione precedente per giustificare la responsabilità di questo passivo? Forse perché la parte politica è sempre quella ed è più facile attaccare una parte avversa sui buchi di bilancio che una parte amica? A pensar male si fa peccato….. Inoltre perché si è aspettato 2 anni prima di comunicarlo ai cittadini e a tutti quelli che si interessano alla politica di questa città?”
“Sicuramente – conclude il coordinatore del MIR – non ho una carriera politica di livello, come si diceva una volta, ma io continuo nel mio piccolo a farmi domande che ogni giorno vengono disattese e se per questo devo studiare, sentendo un monologo di due ore, beh lo faccio e lo farò sempre. Però dopo aver studiato le domande, in conseguenza, si moltiplicheranno”.