POLITICA
IdV, elezioni coordinamento regionale campano. Campone, De Vizio, Di Maria e Gubitosi: “Gravi irregolarità sul voto”
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“Domenica 20 ottobre si sono svolte le votazioni per il nuovo Coordinamento Regionale Campano dell’IDV. Ancora una volta, come era accaduto per il tesseramento un po’ in tutt’Italia e in particolar modo in Campania si sono verificate gravi irregolarità che minano la credibilità di questo partito”.
A denunciarlo in una nota sono Campone, De Vizio, Di Maria e Gubitosi, componenti del coordinamento provinciale di Italia Dei Valori.
“In molte sedi italiane – aggiungono – c’erano già state lamentele circa la regolarità del tesseramento e anche stavolta si è trovato il modo di falsare queste ultime votazioni in modo ignobile e certamente contrario ai valori che IDV sbandiera come valori di riferimento (legalità, trasparenza). Nella circostanza, infatti, dei 350 cittadini regolarmente iscritti all’IDV di Benevento, i ” sapienti organizzatori” del congresso, hanno consentito di votare soltanto a circa una ottantina di essi. In regione, in totale, ci si è attestati su 595 votanti su 2.416 aventi diritto.
Come hanno fatto? Mettendo in moto un farraginoso e vulnerabile sistema di votazione. Una operazione chirurgica eseguita da chi ha potuto gestire.il sistema informatico. Così alla fine ci ritroviamo in presenza di una autentica buffonata. Un esercizio di vecchia partitocrazia che nelle sua stanze ristrette chiude la porta alle vere istanze di cambiamento e di innovazione. Di fatto gli iscritti all’IDV non hanno potuto esercitare il diritto di voto per la elezione del segretario regionale e del coordinamento, malgrado la regolarità della iscrizione e gli adempimenti propedeutici al congresso in linea con il regolamento e le norme dettate dalla segreteria nazionale.
Il tutto – continuano nella nota – spiega la deriva prima etica e poi elettorale di questo partito con un passato glorioso, per le sue battaglie civili di iniziativa popolare e non solo. Alla luce di siffatte considerazioni non ci sentiamo nè rappresentati nè garantiti da questo tipo di votazione che in tale occasione ha visto escludere la maggioranza degli aventi diritto al voto.
Esso, certamente non rappresenta il salto di qualità e soprattutto quella adozione di regole trasparenti e partecipative senza le quali è difficile fare politica. Per questo proponiamo che questa “farsa” venga inficiata, dando la possibilità agli iscritti ingiustamente, ingiustificatamente ed illegittimamente esclusi di potersi esprimere democraticamente e liberamente.
Ritenendo remota l’eventualità che ciò si verifichi, prenderemo in seria considerazione la possibilità di non partecipazione alla imminenti elezioni del segretario provinciale che si svolgeranno il prossimo 10 novembre. Appare chiaro, infatti, come dicono “gli esperti” che “chi si occupa dell’organizzazione non perde mai un congresso”. L’esito di quello regionale era stato già deciso, infatti il nome di Di Nardo futuro segretario era già dato per scontato da molti ” esperti” mesi prima di questa montatura. Una storia già vista in passato, che si ripropone nel tempo dell’annunciato rilancio e rinnovamento del partito. Ci saranno dei chiarimenti sulle molte disfunzioni, sulla disorganizzazione, sulle anomalie e sul perchè degli eclusi? Saranno diffusi e pubblicizzati i dati delle votazioni? Nutriamo serio timore che questo accada per quanto ci appare ben architettato il metodo usato. Abbiamo prospettato un modo nuovo, rivoluzionario di gestione di un organismo complesso come un partito politico sulla base di competenze, meriti ed esperienze, che poteva essere quell’idea di democrazia partecipativa che coinvolgesse i vertici e poi contagiato di entusiasmo tante altre persone.
L’elezione nel coordinamento regionale di Rodolfo Gubitosi e Mirna Campone – sottolineano – certamente ci gratifica, non per ostentazione come altri hanno fatto, ma per garanzia di serietà, lealtà e rappresentanza di energie positive del partito. Ci interessano le battaglie dentro e fuori l’IDV per riportare il nostro partito sui temi fondanti: legalità, trasparenza, giustizia sociale e per sbaragliare le strumentalizzazioni e gli opportunismi.
Al nostro candidato alla segreteria regionale Luigi Esposito va un grazie per aver dato voce a un sentire comune che all’interno del partito è ben più ampio di quella percentuale apparsa sugli schermi al termine di questa consumata sceneggiata.
Bisogna mettere in liquidazione – concludono i membri del coordinamento – una gestione “dall’alto” che ha condotto al fallimento politico che ha fatto la sua storia e ben operare per una rigenerazione impellente di fronte alle nuove e gravi problematiche e dinamiche sociali in corso. Noi intendiamo svolgere una opposizione intelligente e costruttiva a tutto quello che è “vecchia politica partitocratica”, cui sembra la dirigenza dell’DV si sia allineata.
Nelle prossime settimane verificheremo se ci saranno le condizioni per poter esercitare una politica pulita e costruttiva, che non si svolga solo sul piano degli incarichi e compromessi. Un grazie a tutti quelli che hanno sostenuto questa battaglia con lo spirito di dedizione di sempre e, convinti che il confronto fosse necessario.
La partita – spiegano infine – andava giocata in ossequio alla bontà delle idee pulite, coerenti con le linee programmatiche della fondazione dell’IDV, che ad oggi appaiono ormai sgretolate per i comportamenti di parte importante della sua attuale classe dirigente”.