POLITICA
Palazzo Mosti, Di Martino (Psi): “Zoino chiarisca definitivamente la sua posizione in consiglio comunale”

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Con una nota a firma del coordinatore della segreteria del Partito Socialista Italiano, Vincenzo Di Martino interviene a seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale di maggioranza del partito di SEL.
“Continuiamo con cadenza settimanale a leggere delle dichiarazioni del consigliere Mario Zoino, che in modo critico interroga la sua stessa maggioranza su questioni importanti. Questa volta è toccato al PRUST.
Se pur apprezziamo un certo dinamismo del consigliere, che cerca di muoversi per comprendere le alchimie complicate della politica, non riusciamo poi a comprendere la presa di posizioni critiche avverso la sua stessa maggioranza.
Esterna – aggiunge Di Martino – dubbi e perplessità sul funzionamento, sul beneficio prodotto per la città, sui costi elevati del PRUST e se vale la pena tenerlo ancora in vita, tutto ciò e altro chiedendolo in otto quesiti a mezzo stampa al Sindaco e alla sua stessa maggioranza.
Premesso che il consigliere non è la prima volta che si rivolge criticamente alla sua maggioranza chiedendo lumi e spiegazioni, restando poi, però, fermamente ancorato nel sostenere in consiglio la stessa parte politica che di volta in volta bacchetta.
Una sorta di lotta e governo, binomio, è bene ricordare, che in un recente passato è stato sonoramente bocciato anche dal suo stesso leader nazionale, Vendola. Egli, oggi, svolge un ruolo a dir poco incomprensibile, vota con la maggioranza per poi prende le distanze sulla stampa. Noi, riteniamo, che il consigliere debba fare piena chiarezza sul ruolo che intende assumere, per rispetto della funzione che svolge, ma soprattutto per rispetto dei cittadini che stanchi e delusi da simili comportamenti, chiedono a gran voce una linea di coerenza politica.
Quando si è trattato di votare aumenti consistenti su Imu e Tares che penalizzano un tessuto sociale già fortemente in crisi economica, – continua l’esponente Psi – non abbiamo assistito a una presa di posizione critica dello stesso consigliere, non si è posto il problema se era giusto tartassare le classi sociali deboli, le stesse, che egli intende rappresentare e difendere.
Se egli ritiene che la sua maggioranza non gli fornisca tutte le risposte che un consigliere debba sapere, – conclude Di Martino – compia un definitivo passo di saggezza e ponga questi interrogativi dalla posizione che meritano di essere posti, cioè l’opposizione”.