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Elettrodotto Terna, Altrabenevento: “Il Comune nicchia sulle nostre contestazioni”

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“Terna, dopo aver firmato il protocollo di intesa con il Comune, non può fare ciò che vuole a Benevento”. Ad denunciarlo in una nota alla stampa sono Sandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti dell’associazione Altrabenevento.
“La società Terna – spiegano i due – ha iniziato da circa un mese i lavori di realizzazione del nuovo Elettrodotto da 380 chilowatt denominato Benevento II-Foggia, che attraversa anche il territorio urbano e diverse contrade di Benevento, senza apporre i relativi cartelli esplicativi sui luoghi interessati da scavi e movimento terra di grande impatto.
Il progetto esecutivo e la comunicazione di inizio lavori risulta pervenuta al Comune di Benevento il 12 luglio 2012 ma evidentemente, nessuno lo ha esaminato perché solo a seguito di segnalazioni di Altrabenevento emergono carenze, contraddizioni e addirittura mancanza di documenti essenziali.
Infatti, visionato il progetto fornito dall’amministrazione comunale a seguito degli incontri con gli abitanti delle contrade Corvacchini e Acquafredda, “Altrabenevento-associazione per la città sostenibile contro il malaffare” ha presentato al sindaco, Fausto Pepe, il 7 maggio un articolato documento sulle numerose inadempienze alle prescrizioni della Commissione VIA, che sono parte integrante della autorizzazione rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 21/06/2011.
Innanzitutto – proseguono Sandrucci e Fioretti – l’associazione ambientalista ha segnalato che “alcuni tralicci previsti dal progetto ricadono addirittura all’interno delle aree della discarica di Piano Borea che risulta attualmente sottoposta a sequestro, sorvegliata ed in regime post-mortem ma non bonificata”. E’ evidente, secondo Altrabenevento, che si tratta di siti contaminati dove non possono essere effettuati lavori di scavo.
L’associazione ha inoltre segnalato che nel progetto esecutivo non c’è lo studio sulla gestione di terre e rocce da scavo, non sono indicate le opere per il ripristino obbligatorio delle aree di cantiere con le tecniche dell’ingegneria naturalistica, non è stato reperito il prescritto studio che attesti la conformità dell’opera ai vincoli sulle emissioni elettromagnetiche inquinanti.
A tal proposito Altrabenevento ha precisato che “lungo il tracciato dell’elettrodotto insistono molteplici immobili a breve distanza dalle contrassegnate fasce di rispetto” e per questo si chiede al Comune di “valutare attentamente questi aspetti chiarendo senza ombra di dubbio la destinazione urbanistica e l’utilizzo effettivo degli immobili e ciò ai fini di una accurata valutazione dei rischi da esposizione della popolazione”.
L’Amministrazione Comunale – aggiungono i componenti dell’associazione – non ha dato finora alcun riscontro a tali contestazioni e alla richiesta di sospensione dei lavori avanzata da Altrabenevento e neppure le ha prese in considerazione la Terna che nell’incontro del 15 maggio presso l’Assessorato all’Ambiente del Comune ha però ammesso di aver inviato solo parte del progetto esecutivo.
Dinanzi a tale ammissione – concludono Sandrucci e Fioretti – appare ancora più grave il comportamento della amministrazione comunale che dopo aver firmato un protocollo di intesa per il controllo di qualità sulla esecuzione del progetto, per il quale Terna ha promesso tre milioni di euro, non ha ancora attivato tutti gli strumenti per la verifica dei lavori in corso e il rispetto delle prescrizioni della Commissione Nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale”.