CULTURA
Slitta al 20 gennaio la selezione dei 10 progetti in corsa per la Capitale Italiana della Cultura 2028
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Il termine per la selezione dei 10 progetti finalisti per il titolo di ‘Capitale Italiana della Cultura 2028’ è stato prorogato da domani, 18 dicembre, al prossimo 20 gennaio. Lo ha stabilito il Ministero della Cultura. Entro quella data, la Giuria presieduta da Davide Desario esaminerà le 23 candidature ammesse e selezionerà un massimo di 10 progetti finalisti da cui il 27 marzo uscirà la vincitrice che succederà ad Agrigento 2025, L’Aquila 2026 e Pordenone 2027.
In corsa, come si sa, ci sono Anagni con altre tre Città Erniche Fortificate, Alatri, Ferentino e Veroli, e poi Ancona, Bacoli, Benevento, Catania, Colle di Val d’Elsa, Fiesole, Forlì, Galatina, Gioia Tauro, Gravina in Puglia, Massa, Mirabella Eclano, Moncalieri, Pieve di Soligo, Pomezia, Rozzano, Sala Consilina, Sarzana, Tarquinia, l’Unione dei Comuni della Città Caudina, Valeggio sul Mincio e Vieste.
Ci sono e realtà grandi città d’arte, entri medio-piccoli con tradizioni storiche, reti di comuni e comprensori territoriali che puntano a un’offerta culturale integrata. Ai Comuni, alle Città metropolitane e alle Unioni di Comuni, responsabili della redazione dei 10 progetti finalisti, potranno essere richiesti ulteriori materiali ai fini della comunicazione e promozione dell’iniziativa ‘Capitale italiana della cultura’.
Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura nasce con l’intento di stimolare e valorizzare i progetti culturali dei territori italiani, favorendo lo sviluppo socioeconomico delle città e la promozione di patrimoni artistici, storici e culturali. La decisione di prorogare il termine per la selezione dei progetti finalisti, spiega il Mic, nasce dalla volontà di garantire un’analisi accurata e approfondita delle 23 candidature ammesse, alla luce del loro numero elevato e della complessità dei progetti.
