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Comunità Montana del Taburno, il presidente Caporaso rimette il mandato all’Assemblea
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In data 10 dicembre 2025, con nota prot. n. 3114 – che fa seguito a precedente nota prot. 1729 del 28 luglio 2025 – è stato depositato presso la Comunità Montana del Taburno l’ennesimo documento recante la sottoscrizione di sette Consiglieri, rappresentanti della maggioranza alla guida dell’ente. Con tale atto, i firmatari hanno formalmente rinnovato la piena fiducia al Presidente Gennaro Caporaso e agli Assessori Ennio Di Maio (Frasso Telesino) e Caterina Ruggiero (Arpaia), confermandone la legittimazione politica e amministrativa.
Nonostante questo inequivocabile attestato di sostegno, il Presidente ha ritenuto doveroso rimettere nelle mani dell’Assemblea il proprio mandato, con l’obiettivo di favorire l’ampliamento della maggioranza all’insieme dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana del Taburno. Tale scelta, ispirata da senso istituzionale e spirito di servizio, mira a rendere possibile l’elezione di una Presidenza realmente rappresentativa dei dodici Comuni dell’ente.
Al tempo stesso, il Presidente intende porre un argine a dinamiche politiche divenute ormai insostenibili: maggioranze costruite in modo precario, condizionate da cambi di posizione repentini e da comportamenti che compromettono la stabilità amministrativa. L’ente non può più essere esposto a equilibri sorretti dalla mutevolezza di un singolo Consigliere, la cui condotta (tradimento) finisce con l’alterare la volontà collettiva delle comunità rappresentate. Questo comportamento rappresenta una ferita profonda alla credibilità delle istituzioni.
La Comunità Montana del Taburno merita istituzioni solide, coerenti e capaci di garantire continuità amministrativa. È a tutela di tali principi – e per restituire trasparenza e responsabilità all’azione politica – che il Presidente Caporaso ha compiuto una scelta tanto netta quanto necessaria. Si rende disponibile a rassegnare le proprie dimissioni, ribadendo che solo attraverso un nuovo assetto pienamente condiviso da tutti i dodici Comuni sarà possibile restituire all’ente la stabilità e la dignità istituzionale che esso merita.

