fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

POLITICA

Dirigenti e funzionari rispondono a chi comanda: De Luca non riuscirà a commissariare Fico

Il governatore ha firmato 86 decreti tra giugno e settembre per altrettante promozioni e nomine nei posti chiave della macchina amministrativa regionale: dalla sanità ai rifiuti, dalle partecipate alla gestione dei fondi europei e delle opere pubbliche. Punta così a imprigionare il suo successore ma sarà tutto inutile, perché con una sola lista non riuscirà a piazzare in Aula un numero di consiglieri sufficienti a condizionare la maggioranza

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Lo scorso 4 settembre Vincenzo De Luca ha firmato 59 decreti per altrettanti incarichi dirigenziali a beneficio esclusivo di fedelissimi che per i prossimi 3 anni occuperanno postazioni chiave e di grande potere. A questi incarichi vanno sommati quelli disposti tra giungo e luglio, per un totale di 86 promozioni. Parliamo dei vertici amministrativi di tutti i settori della macchina amministrativa regionale, dalla sanità ai rifiuti, dalle partecipate alla gestione dei fondi europei e delle opere pubbliche.

Perché anche la Regione ha il suo deep state, la parte dell’Iceberg che non si vede ma che tutto tiene. È l’apparato burocratico amministrativo, la struttura che sostiene la macchina regionale. Controllarla vuol dire governare, orientare ogni processo, esercitare un potere enorme, gestire la spesa ed essere nelle condizioni di sabotare qualsiasi decisione assunta dalla politica, ovvero dalla parte dell’iceberg che si vede.

Ecco, Vincenzo De Luca fra un paio di mesi non sarà più Presidente della Regione ma attraverso queste nomine punta a mantenere il controllo assoluto su tutta la macchina amministrativa per i prossimi tre anni, punta a commissariare il suo successore. Chiunque dovesse essere, Roberto Fico o il suo avversario ancora ignoto.

Ma la riconoscenza è sempre il sentimento del giorno prima e anche il più valoroso generale è nelle condizioni di dare ordini solo fintanto che resta in carica. Se va in pensione o cade sul campo di battaglia ne arriva un altro e i soldati, si sa, sono soldati: si allineano e non fanno domande. Detta altrimenti, De Luca potrà commissariare il suo successore solo se potrà contare determinare gli equilibri della prossima maggioranza, solo se sarà nelle condizioni di imporre in Aula le sue condizioni. Certo, i suoi candidati in campagna elettorale potranno beneficiare di queste nomine, potranno far valere sui territori il controllo di ogni spazio di gestione, potranno far pesare l’influenza diretta negli uffici dove tutto si decide, nelle stanze dove alla fine si determina quale finanziamento deve avere la priorità e quale deve essere messo in coda alla lista, quale comune va premiato e quale va estromesso.

Ma è proprio questa la ragione per la quale a De Luca non potrà essere concessa più di una lista. Se il centrosinistra dovesse vincere e lui dovesse mantenere anche il controllo della maggioranza allora Fico non avrebbe scampo. Se, viceversa, il peso dello sceriffo dovesse risultare ininfluente in Assise, allora la logica del potere lo metterà nelle condizioni di recuperare il controllo della macchina amministrativa, di ottenere l’obbedienza di funzionari e dirigenti. Dunque, va concesso a De Luca un numero potenziale di eletti tale da renderlo inoffensivo sul piano politico.

L’arroganza con la quale De Luca ha agito, firmando quegli 86 decreti, piazzando pedine in ogni stanza dell’apparato regionale, fa il paio con la schizofrenica violenza delle sue invettive all’indirizzo di Fico, degli alleati, di Gaetano Manfredi. Lo sceriffo s’è messo in gabbia da solo e nessuno può liberarlo. Nemmeno il figlio, che nel frattempo prosegue il suo tour suoi territori nelle vesti di candidato unico e unitario alla segreteria regionale del Pd.

Annuncio

Correlati

Marco Staglianò 16 ore fa

De Luca non si faceva capace, Gaetano Manfredi glielo ha spiegato. Facile facile…

redazione 6 giorni fa

Fico si insedia, Mastella: “Qualche divergenza sulla giunta, ma lealtà nei suoi confronti non è in discussione”

redazione 6 giorni fa

Fico proclamato presidente della Campania: ‘Nessun termine per la Giunta, troveremo equilibrio migliore’

redazione 6 giorni fa

Micillo (M5s): “Fico proclamato Presidente. Ora al lavoro per una squadra forte, competente e vicina ai cittadini”

Dall'autore

Marco Staglianò 16 ore fa

De Luca non si faceva capace, Gaetano Manfredi glielo ha spiegato. Facile facile…

Marco Staglianò 1 settimana fa

Fico non è De Luca. Non è una colpa ma un fatto: giunta politica o caos

Marco Staglianò 3 settimane fa

L’assessore alle aree interne non lo vogliamo

Marco Staglianò 4 settimane fa

La peggiore campagna elettorale di sempre. Ma anche la più esilarante

Primo piano

Alberto Tranfa 5 ore fa

Natale in carcere, a Benevento la Comunità di Sant’Egidio organizza il pranzo per 83 detenuti

redazione 5 ore fa

Treno urta mezzo d’opera: paura sulla linea ferroviaria tra Frasso Telesino e Amorosi, passeggeri illesi

redazione 7 ore fa

Sforamenti di PM10 a Benevento, scatta l’ordinanza con misure di contenimento

redazione 7 ore fa

Ruba gasolio in un’azienda di San Salvatore Telesino: arrestato un giovane del posto

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content