CRONACA
Benevento, detenuta aggredisce due agenti. SAPPE: “Serve una risposta forte dello Stato”

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“E meno male che lo chiamavano ‘sesso debole’…”: ricorre all’amara ironia Giuseppe Cimino, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), per commentare quanto accaduto nei giorni scorsi nel reparto femminile della Casa circondariale di Benevento.
Stando a quanto riportato da Cimino, nelle giornate di domenica e lunedì si sono verificati gravi episodi di disordine causati da una detenuta italiana, recentemente trasferita da un altro istituto per motivi di ordine e sicurezza. La donna, affetta da tossicodipendenza e con varie problematiche comportamentali, avrebbe distrutto la propria cella e aggredito più volte il personale di Polizia Penitenziaria. Due agenti sono finite in ospedale con prognosi di cinque giorni.
“Nonostante le evidenti difficoltà operative – ha aggiunto Cimino – va riconosciuto anche il lavoro positivo dei Baschi Azzurri di Benevento, che hanno intercettato circa 800 grammi di hashish nell’Ufficio Casellario. La droga era stata nascosta in un pacco proveniente da familiari dei detenuti”.
A intervenire anche il segretario generale del SAPPE Donato Capece, che ha definito “gravissima e irresponsabile” la condotta della detenuta. “Chi aggredisce un poliziotto aggredisce lo Stato – ha dichiarato – e la risposta deve essere immediata, anche con il trasferimento in strutture più adeguate o riaprendo carceri come Pianosa”. Capece ha rinnovato la richiesta al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di rafforzare gli organici, soprattutto in Campania, dove – ha ricordato – le carceri ospitano oltre 7.500 persone.
La situazione a Benevento è particolarmente critica: al 31 maggio, rispetto a una capienza regolamentare di 250 posti, erano presenti 387 detenuti, di cui 74 donne e 33 stranieri. A livello nazionale, ha evidenziato Capece, il 30% della popolazione detenuta è in attesa di giudizio, un altro 30% è composto da extracomunitari, e almeno il 20% da persone tossicodipendenti – percentuali che a Benevento risultano ancora più alte.
Capece ha ribadito le storiche richieste del SAPPE: espulsione dei detenuti stranieri per scontare la pena nei Paesi d’origine, riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i soggetti affetti da disturbi mentali, e dotazione per il personale penitenziario di strumenti di difesa non letali. Tra questi, il flash ball (fucile che spara proiettili di gomma, già in uso in Francia) e il bola wrap (dispositivo che lancia lacci bloccanti, usato da alcune polizie locali italiane).
“Serve una presenza forte e visibile dello Stato. Non possiamo più tollerare una diffusa impunità. Occorrono provvedimenti urgenti ed efficaci”, ha concluso.