AMBIENTE
Lavoratori idraulico-forestali, la FAI CISL: “Stipendi arretrati e precariato insostenibile”
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È dalla FAI CISL IrpiniaSannio che parte la denuncia sulla drammatica situazione in cui versano i lavoratori idraulico-forestali italiani, sempre più minacciati da una politica di mancata tutela e valorizzazione. In un’Italia sconvolta da eventi atmosferici estremi e da continui disastri naturali, il rischio di dissesto idrogeologico ha messo in luce, ancora una volta, la fragilità del territorio.
Gli idraulico-forestali, figure cruciali nella difesa e nella manutenzione del suolo, vivono tuttavia condizioni precarie: contratti a termine, stipendi arretrati, e mancato riconoscimento del loro ruolo. La denuncia lanciata dalla FAI CISL IrpiniaSannio si fa portavoce di una categoria fondamentale per la sicurezza del territorio e per la prevenzione di frane, smottamenti e incendi boschivi.
Attraverso il coordinatore Alfonso Iannace, la FAI CISL IrpiniaSannio chiede interventi immediati e strutturali per riconoscere e tutelare i diritti dei lavoratori idraulico-forestali. Tra le richieste principali: la stabilizzazione degli operai a tempo determinato, l’adeguamento dei salari e il rispetto delle condizioni contrattuali, un piano di investimenti che favorisca la formazione continua del personale, la valorizzazione della forestazione come risorsa per la sicurezza ambientale e lo sviluppo sostenibile. “È giunto il momento di riconoscere il valore fondamentale di questa categoria -dice Iannace- e di garantire loro un futuro degno del loro impegno. Il settore forestale non è solo un presidio per la sicurezza del territorio, ma anche una risorsa preziosa per la creazione di nuovi posti di lavoro e il coinvolgimento delle comunità nella tutela ambientale.
È tempo -prosegue- di riconoscere il valore di queste “sentinelle” del territorio. “Non possiamo permetterci di ignorare il loro contributo perché proteggere chi difende il nostro ambiente è un obbligo morale e civile.”
Ad oggi, la situazione dei pagamenti nel Sannio è critica, con mensilità arretrate da diversi mesi. Provincia di Benevento: mensilità arretrate di ottobre 2024; Comunità Montana Fortore mensilità arretrate da luglio a ottobre 2024; Comunità Montana Titerno-Alto Tammaro: mensilità arretrate da luglio a ottobre 2024; Comunità Montana Taburno: mensilità arretrate da gennaio a ottobre 2024.
I Presidenti, le giunte e i dirigenti tecnico-amministrativi degli enti delegati (Comunità Montane e Province) continuano ad anticipare (quando possono) le mensilità ai lavoratori forestali, con grande responsabilità e sensibilità verso le giuste attese dei lavoratori. Tuttavia, alcuni, a causa della mancanza di personale e delle lungaggini regionali, non sono in linea con le relative adempienze per accedere ai fondi FESR.
La FAI CISL IrpiniaSannio rivolge, dunque, un appello alle istituzioni affinché intervengano prontamente per sbloccare i fondi necessari e superare le barriere burocratiche che ostacolano l’accesso ai fondi FESR, necessari per garantire i pagamenti. “Serve una riforma del sistema di finanziamento per la forestazione e un’accelerazione delle procedure burocratiche,” sostiene Iannace, “per assicurare ai lavoratori idraulico-forestali uno stipendio regolare e condizioni di lavoro dignitose.”