AMBIENTE
L’altra faccia della crisi idrica: a Benevento il 56% dell’acqua immessa in rete non arriva nei rubinetti
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In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58; gli altri 42 si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato di salute.
A dirlo è l’indagine condotta dalla Cgia di Mestre e il dato, purtroppo, non sorprende. Ma fa riflettere. Soprattutto in un’estate come quella che stiamo vivendo, caratterizzata dalla crisi idrica più forte degli ultimi decenni. E non stupisce neanche sapere che la situazione delle condotte nella Città di Benevento è tra le peggiori in Italia.
Dei 480 litri di acqua pro-capite immessi al giorno nella rete, infatti, 271 non arrivano ai rubinetti delle case dei beneventani. In termini percentuali la perdita è del 55,9%. In parole povere: oltre metà dell’acqua in rete si perde lungo il percorso.
Numeri che proiettano la Città dell’Arco direttamente al diciassettesimo posto nella classifica nazionale dei capoluoghi messi peggio. Ma in Campania c’è anche chi fa segnare risultati ancora più scoraggianti, come Caserta (61,8%) e Salerno (61,4). Migliore, ma di poco, la situazione di Avellino: 54,8%. Tutt’altra storia quella di Napoli, dove le perdite non mancano ma si assestano al 33,7%.
Ma il report della Cgia mette in mostra anche differenze territoriali notevoli: “Se nel Comune di Potenza non arriva nei rubinetti delle abitazioni il 71 per cento di quanto immesso in rete, a Chieti si tocca il 70,4 per cento, a L’Aquila il 68,9 per cento a Latina il 67,7 per cento e a Cosenza il 66,5 per cento. Per contro a Milano le perdite idriche raggiungono il 13,4 per cento, a Pordenone il 12,1 per cento a Monza l’11 per cento, a Pavia il 9,4 per cento e a Como, la città più virtuosa d’Italia, il 9,2 per cento”.