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Il ‘caso Comunale’, Rubano: “Mio il primo emendamento, è del 20 marzo”. Poi l’affondo sulla Rocca: “Gestione scandalosa e spregiudicata”

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Il primo emendamento per includere il Comunale di Benevento tra i teatri italiani dichiarati ‘Monumento Nazionale’ è il mio. L’ho presentato il 20 marzo, alle ore 15.47. Eccola la carta che Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, aveva preannunciato di voler mostrare per rispondere all’accusa di “effervescenza” mossagli da Noi di Centro, il partito di Mastella. Per la verità, il parlamentare azzurro aveva pure esplicitato la volontà di attendere l’esito della discussione alla Camera prima di parlare. Ma le polemiche degli ultimi giorni gli hanno, evidentemente, suggerito di accorciare i tempi. “In Parlamento ci sono io e la strategia la decido io, non altri. Ma se questo è il livello della discussione pubblica nel Sannio, una roba più simile a una bega di cortile che a un dibattito politico, purtroppo mi trovo costretto a fare questo: a documentare i fatti. E allora aggiungo pure che prima ancora di presentare l’emendamento mi ero già assicurato il parere favorevole del relatore del provvedimento e degli uffici competenti. Quanto alle altre iniziative di cui ho letto, Bicchielli non ne ha prodotte. Dopo la mia è arrivata quella di Giachetti, deputato di opposizione. Evidenzio infine a chi parla del 22 marzo come giorno di apertura dei termini per le modifiche che quella è la data per la presentazione degli emendamenti in forma elettronica. Io mi ero già mosso prima, come certificato dalla Pec dell’Ufficio Legislativo di Montecitorio”.

Finita qui? No. Perché Rubano lancia una stilettata anche a Cosimo Lepore, seppur senza mai nominarlo. “Chi è cresciuto nella Dc non dovrebbe prestarsi a certe bagattelle. Ma che credibilità politica può avere un avvocato che da segretario cittadino continua a ricevere incarichi dagli Enti governati dal suo stesso partito?”. 

Non è stato soltanto ‘Noi di Centro’, però, a intervenire sulla faccenda. C’è pure l’alleato Lega, attraverso il prossimo candidato alle Europee Luigi Barone. “Un comunicato scomposto. Ma lui non può essere un mio interlocutore. Da parlamentare mi relaziono con gli altri parlamentari e da coordinatore di federazione con gli altri segretari. E per il Carroccio parlo con l’avvocato Luigi Bocchino, persona con cui collaboro e continuerò a collaborare. Con risultati importanti, come testimoniato dalle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale”.

Ma il ‘caso Comunale’ non è l’unico argomento trattato nella conferenza stampa tenutasi in mattinata presso la segreteria azzurra sul viale Mellusi e che ha visto intervenire anche il portavoce di Forza Italia nel Sannio Fabio Solano, il vice-coordinatore Claudio Cataudo, la consigliera provinciale Anna Iachetta e il consigliere regionale Francesco Cascone (quest’ultimo per rilanciare la questione dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti: mercoledì a palazzo Santa Lucia sarà nuovamente discussa una sua interrogazione).

Altra vicenda calda è quella del ‘Patto Territoriale della provincia di Benevento’. E anche qui è arrivata la reazione agli attacchi mastelliani, stavolta portati dal segretario del Campanile Carmine Agostinelli. “La scorsa estate, interloquendo con i vertici della Confindustria, tra le varie problematiche mi è stata sottoposto quella relativa allo sblocco del ‘Patto’. Mi sono dunque attivato producendo atti parlamentari, sollecitando gli uffici competenti, rispettando regole e leggi. Il finanziamento, alla fine, è arrivato. Merito una medaglia? No. Ma neanche posso consentire che si distorca la realtà. Ma ormai il tema è chiaro: mi marcano a uomo perché dà fastidio il mio lavoro”.

Quindi l’affondo sulla Rocca dei Rettori: “Alla Provincia c’è una gestione scandalosa. E non si tratta di dilettanti allo sbaraglio: sono tutti spregiudicati, nessuno escluso. Leggo note soltanto firmate e lette da chi inoltre. Ma a scriverle è ovviamente qualcun altro, qualcuno che fa finta di disinteressarsi ma che è il vero puparo della situazione”.

Nel mirino del deputato azzurro, poi, la questione delle consulenze: “Guardate le consulenze, guardate i finanziamenti. Non è buona fede, ribadisco: è spregiudicatezza. Questi non avendo voto di opinione utilizzano il potere per ottenere un minimo di consenso. E ora sono curioso di vedere cosa accadrà per Sannio Europa, così come ero curioso di capire cosa stava accadendo – e non è accaduto più per le nostre denunce – per il dirigente capo-staff”.

Infine, un passaggio sulla sicurezza pubblica: “Ho incontrato nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia Vittorio Pisani. Ho chiesto di rafforzare i presidi delle forze dell’ordine sul territorio. Perché è sotto gli occhi di tutti l’aumento di episodi di violenza e la crescita di organizzazioni criminali camorristiche. Nel Capoluogo come in Valle Caudina”.

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