POLITICA
A palazzo Santa Lucia summit con De Luca per De Caro, Abbate e Cacciano

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Mission napoletana, mercoledì mattina, per l’establishment del Partito Democratico sannita. Non poteva di certo passare inosservata, a palazzo Santa Lucia, la presenza in contemporanea del consigliere regionale Luigi Abbate, del segretario provinciale Dem Giovanni Cacciano e di Umberto Del Basso De Caro.
Tutti e tre sono stati a colloquio con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Un incontro durato oltre un’ora e che i soliti beneinformati assicurano essere stato “cordiale e proficuo”. Per il resto è trapelato poco o nulla. Silenzio pressoché assoluto anche sui contenuti della riunione ma pare che nel summit siano state trattate esclusivamente questioni programmatiche, a cominciare da quella sanitaria.
Per le vicende politiche, invece, ci sarà spazio nelle prossime settimane perchè il “tavolo” di mercoledì non resterà un unicum e perchè di certo non manca la carne da mettere sul fuoco. Facile immaginare che la nuova sintonia venutasi a creare tra il presidente De Luca e lo stato maggiore del Pd sannita possa sfociare innanzitutto in un impegno comune alle prossime elezioni Europee, specie se il Governatore dovesse decidere di contarsi con una propria candidatura. Il nome più in auge è sempre quello di Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della giunta campana.
E poi chissà: dopo le elezioni per Bruxelles- ancor di più con un successo della Fortini – De Luca potrebbe realmente convincersi della necessità di operare l’atteso rimpasto in giunta, magari per dare un’impronta più politica alla sua azione. Nel caso, il Sannio potrebbe giocarsi le sue chances: da escludere per ovvie ragioni sia una “promozione” di Abbate – se lascia il Consiglio il suo scranno torna proprietà di ‘Noi Campani’ – sia di Mortaruolo, distante dalla maggioranza Dem che governa la federazione beneventana.
Dovesse De Luca pescare dalle parti della Dormiente il suo nuovo assessore, allora, la candidatura più forte ed autorevole sarebbe senza alcun dubbio quella di Umberto Del Basso De Caro. Ma la questione, ribadiamo, non è ancora all’ordine del giorno.