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Principe (CAV): ‘L’abbandono della Spina verde un altro segno del disprezzo del Comune verso il Rione Libertà’

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A parte qualche altalena o scivolo sparsi qua e là, e quasi sempre in cattivo stato di manutenzione, nel Rione Libertà non esistono parchi giochi degni di questo nome.
Ma ce n’è uno che poteva diventarlo: il parco della ‘spina verde’. Abbandonato al degrado subito dopo l’inaugurazione – come l’intera spina verde, del resto – fu recuperato a proprie spese sei anni fa dal Centro di Aiuto alla Vita (CAV) che ha come mission la tutela dei bambini fin dal grembo materno e il sostegno delle loro famiglie. A scriverlo in una nota lo stessoCarlo Principe, presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Benevento – OdV.

‘Così il CAV, dopo aver ripulito i casotti dallo sterco ne destinò due (il terzo fu adibito a deposito) come propria sede che volle aprire malgrado mancasse l’elettricità e l’acqua illudendosi in un rapido intervento del Comune (passarono invece oltre 3 anni!) che si era limitato a riparare gli infissi vandalizzati.

Il CAV ha curato – e continua a curare – col lavoro dei propri assistiti, la vegetazione e la pulizia, ha piantato altri alberi e cespugli, ha installato un’altalena e una giostrina (ora danneggiata) rendendo quell’area una piccola oasi in mezzo ad aree verdi degradate nel Rione. Chiunque può testimoniarlo.

Ma sarebbe stata un gioiello se si fossero risolti i gravi problemi, legati anche al degrado del quartiere, che impedivano all’area giochi di diventare un parco come quelli che vediamo in qualunque altra città.

Con le poche risorse di cui dispone, il CAV non era più in grado di sostituire gli arredi distrutti e fatiscenti soprattutto perché di qualità scadente (come i giochi e i cestini portarifiuti) e difettosi (le panchine in marmo collassate a decine). Né poteva risolvere da solo il grave problema degli escrementi di animali che frustravano il lavoro dei suoi volontari che vedevano nel parco più cani che bambini.

Naturale rivolgersi al sindaco e ai suoi assessori che, però, si sono mostrati sordi alle mie richieste.

Stanco delle mille sollecitazioni, sempre ignorate, ed esasperato dai diversi politici che visitavano il parco senza mai concludere alcunché, invio al sindaco una nota molto dura che rimane, come al solito, senza risposta. Così mi rivolgo alla consigliere Rosetta De Stasio, la quale, a differenza dell’on. Mastella, mi risponde subito impegnandosi con un’apposita interrogazione in seno al consiglio comunale.

La risposta a firma degli assessori Rosa e Pasquariello suona come un grave affronto non tanto verso il sottoscritto (che pure meriterebbe, se non gratitudine, almeno rispetto per il suo appassionato impegno a beneficio di un bene pubblico), ma verso i cittadini del Rione: neppure un cent per l’unico parco del Rione.

In essa si parla di uno sponsor, il McDonald’s, che adotterebbe l’area e installerebbe dei giochi ma senza specificare se esso è disposto ad accollarsi le spese, 10/12 mila euro, per sostituire, perché danneggiati, fatiscenti o non rispettosi delle norme europee, due dei tre giochi esistenti.

Né chi sarà il soggetto che provvederà alla cura del parco se, come immagino, il CAV dovrà disimpegnarsi da esso (in tal caso non si ignorino le implicazioni: gli indigenti che oggi curano il parco, in parte cittadini del Rione, saranno privati di una fonte di integrazione al reddito). O l’assessore Rosa pensa che siamo così ingenui da credere che uno sponsor possa preoccuparsi d’altro se non i propri interessi?

Un “niet” (l’ennesimo) dall’avv. Pasquariello che sul problema dei cani da me posto mostra una sua imbarazzante superficialità (che c’entrano i cani randagi?). Su panchine e cestini, sul restauro dei casotti pregni di umidità e con intonaci cadenti, zero risposte. Nessuna menzione, infine, sul destino della restante parte della spina verde, quella che arriva fino all’Auditorium, che versa in uno stato pietoso.

Ecco –  conclude -, signori, con quanto disprezzo il Rione continua ad essere trattato dai nostri amministratori’.
Rassegnato, non mi resta che sognare per Benevento un’amministrazione diversa, che sia dedita al governo sano della Città con politici che cercano solo il bene comune. Ce ne sarà uno capace di mettere finalmente questo bistrattato Rione – ovvero mezza città – al centro della sua attenzione?

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