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San Pio, Fials: ‘Da luglio riduzione posti letto a Medicina Interna. Sarà caos per pazienti e personale’
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Dal primo luglio prevista una riduzione dei posti letto nel Reparto di Medicina Interna dell’ospedale San Pio di Benevento per destinarli a Malattie Infettive. Ad annunciarlo in una nota è il segretario provinciale della Fials, Mario Ciarlo.
“In conseguenza di questa decisione gli attuali e storici 32 posti letto della Medicina Interna, che negli anni è stato sempre il vero reparto di sfogo del Pronto Soccorso, scendono a soli 19 posti letto perdendo in un sol colpo 13 posti. Il reparto di Malattie Infettive, che occuperà l’ala lasciata libera dalla Medicina, resta con gli attuali 14 posti letto di cui 11 ordinari e 3 Covid, modificando il vecchio assetto di 8 posti Covid e 6 ordinari.
Anche la Reumatologia, che cambia la propria ubicazione verso il reparto di Neurologia, perde 3 posti letto, passando dagli attuali 5 posti letto a 2 posti letto.
Tutta questa organizzazione al ribasso senza essere passata per il Consiglio dei Sanitari, per il Comitato di Dipartimento e forse per il Collegio di Direzione. Senza informare i Sindacati e principalmente senza avvertire la Cittadinanza.
Una ottima presentazione organizzativa per il nuovo Primario del Pronto Soccorso – aggiunge Ciarlo – che non sappiamo se è stato messo a conoscenza di questa nuova organizzazione. Oggi il pronto soccorso conta giornalmente dai 30 ai 40 pazienti in attesa del posto letto, tale nuova organizzazione, con 16 posti in meno raddoppierà i pazienti in attesa di un posto sulle barelle.
Sarà un caos totale sia per i pazienti che per il personale che ci lavora. I sindacati possono fare il proprio ruolo chiedendo incontri urgenti, protestando ma se tutto il tessuto sociale e politico non si mobilità cercando di bloccare tali scelte a perdere sulla salute non faremo solo i conti con una lunga attesa di cura ma con conseguenze ben più gravi. L’Art. 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, ma non a BENEVENTO”, conclude il sindacalista.