fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

PRIMO PIANO

Visite al lume di candela, la protesta Fimmg: “Medici di famiglia dimenticati”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Anche la FIMMG Benevento ha aderito alla giornata delle “visite a lume di candela” negli studi di medicina generale di tutta Italia. Al crepuscolo, a partire dalle 17, per un quarto d’ora le luci degli studi medici si sono spente e le visite sono proseguite a lume di candela. ‘Ogni candela accesa rappresenta il grido d’allarme, le difficoltà e la richiesta di aiuto di un medico di medicina generale e dei suoi pazienti’, ricorda il segretario generale di Fimmg Silvestro Scotti.

“In maniera simbolica – prosegue – abbiamo deciso di accendere le candele nei nostri studi per sottolineare le condizioni critiche in cui lavorano i medici di famiglia, senza ricorrere a sistemi di protesta più radicali che, in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia, sarebbero contrari al senso di responsabilità verso i cittadini assistiti. Ma il nostro allarme resta e non deve restare inascoltato: siamo al lumicino,interveniamo prima che la medicina generale si spenga e con essa il Servizio sanitario nazionale”.

Non è accettabile che la medicina generale, continua Scotti, “sia esclusa, come invece accade, dai provvedimenti del cd. DL Aiuti quater a favore delle imprese. Probabilmente non è ancora chiaro che il medico di famiglia è un libero professionista convenzionato,assimilabile ad una piccola impresa, e come tale tutti gli oneri di gestione del proprio studio professionale sono a suo carico, compresa la presenza di personale amministrativo e sanitario (OSS e infermieri).Impossibile, dunque, comprendere perché i medici di medicina generale debbano essere esclusi dai provvedimenti che prevedono agevolazioni per le imprese, dal momento che – al contrario di altri professionisti che operano con partite IVA e con costi di gestione a proprio carico – il medico di medicina generale non può adeguare le tariffe delle proprie prestazioni ai costi sostenuti essendo un servizio pubblico regolamentato da una convenzione con il Servizio sanitario nazionale, peraltro ferma al 2018. Intervenire a sostegno della medicina generale – conclude Scotti – significa consolidare la colonna portante del Sistema sanitario nazionale, garantire a tutti i cittadini parità di accesso alle cure e ad una medicina di prossimità”

Annuncio

Correlati

redazione 1 giorno fa

Addio test d’ingresso a Medicina, la soddisfazione del senatore Matera

redazione 2 giorni fa

Abolizione del numero chiuso a Medicina, Barone (Lega): “Ottima notizia l’approvazione del testo base nel Comitato Ristretto”

Christian Frattasi 2 giorni fa

Pnrr, politica estera, autonomia differenziata. A Benevento studenti contro Governo: ‘Meloni, siamo stufi’

redazione 4 giorni fa

La Lega attacca Regione, Asl e Ospedale: ‘No alla colonizzazione della sanità sannita’. Pronta mobilitazione

Dall'autore

redazione 9 ore fa

Tari e garanzia debiti commerciali a Montesarchio: l’assessora Papa fa chiarezza

redazione 9 ore fa

Europee, venerdì giornata nel Sannio per il candidato Martusciello (FI). Con lui anche Gasparri

redazione 10 ore fa

Airola, l’ex assessore Arganese aderisce alla Lega

redazione 10 ore fa

‘Girovaghi per Natura’, domenica escursione Lipu per scoprire le aree verdi

Primo piano

redazione 10 ore fa

Telese Terme, operazione antidroga contro famiglie rom: una denuncia e una segnalazione in Prefettura

Antonio Corbo 14 ore fa

Musica, striscioni, bandiere e le parole di Scurati. Benevento celebra il 25 Aprile: “E’ il Natale della nostra Repubblica”

redazione 15 ore fa

Nuova proposta di perimetrazione dell’Asi: incontro con il Comitato delle Contrade Benevento Nord

Antonio Corbo 19 ore fa

Dalla necropoli scoperta ad Amorosi testimonianze della cultura pre-sannitica: “La sfida ora è un Museo Nazionale”

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content