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La nichelatura chimica in campo alimentare, caratteristiche e vantaggi
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Il mercato di alimenti e bevande, con la loro produzione e commercializzazione, si caratterizza per vincoli particolarmente importanti e stringenti relativi all’igiene e alla sicurezza: il tutto guidato dall’obiettivo ultimo della tutela del consumatore finale.
Per poter assicurare igiene e sicurezza, però, è indispensabile l’adozione di tecnologie e di materiali che soddisfino determinati requisiti per quanto riguarda la qualità del prodotto finito. A questo proposito, l’utilizzo della nichelatura chimica in campo alimentare rappresenta un’ottima risorsa, sia nel settore del packaging che in altri campi correlati.
Caratteristiche del Nichel e della nichelatura chimica
Il Nichel è un elemento metallico naturale che si presenta con un aspetto bianco argenteo e brillante. In natura lo si trova un po’ ovunque: è infatti il ventiquattresimo elemento più comune sulla terra e lo si trova ampiamente nelle rocce della crosta e nel nucleo della terra. È inoltre indispensabile all’organismo umano per le sue funzioni biologiche. Esso viene assorbito tramite gli alimenti, in particolare i vegetali, che ne contengono una percentuale più o meno elevata a seconda del tipo e della zona di coltivazione.
Come anticipato, il nichel è utilizzato nella nichelatura chimica: tramite questa
tecnica ottiene un rivestimento con
riporto uniforme, in grado di fornire elevate caratteristiche di anticorrosione e antiusura. Il Gruppo Argos Surface Technologies,
azienda che opera come leader nel campo dei rivestimenti e dei trattamenti fin dal 1969, può offrire diverse
soluzioni capaci di soddisfare le esigenze più diverse.
Si spazia infatti tra quattro diverse soluzioni, con caratteristiche e utilizzi diversi.
Con la nichelatura chimica Niploy, o
Elnip 13, si hanno a disposizione rivestimenti con riporto uniforme ed
elevate caratteristiche di anticorrosione e antiusura. Una tecnica sviluppata
da Argos per offrire un rivestimento ad altissima resistenza e in grado di uniformarsi
in modo perfetto alla superficie del pezzo, indipendentemente dalla complessità
della sua geometria. Un’altra tipologia di nichelatura chimica proposta Chenisil, o Elnicarb: un rivestimento
che nasce dalla combinazione di nichel chimico e carburo di silicio per
garantire altissimi valori di durezza. Questo rivestimento è pensato
specificatamente per quelle superfici che necessitano di un trattamento non
poroso e in grado di offrire massima resistenza all’usura abrasiva. Ancora, la nichelatura chimica Cheniflon, o Elniflon,
è un trattamento con aggiunta di microparticelle di PTFE, per favorire
l’idrorepellenza e il distacco e che conferisce alla superficie su cui viene
applicata una finitura scorrevole. Infine la nichelatura chimica ENP SH, un rivestimento ad alto contenuto di
fosforo, adatto a tutte le situazioni in cui si renda necessario dotarsi di un
riporto dalle elevate caratteristiche di durezza. Un rivestimento che permette
di conferire alle superfici su cui viene applicato eccellenti proprietà
anticorrosive, di protezione dall’usura da strisciamento e di saldabilità.
Cos’è la nichelatura chimica in campo alimentare
Come abbiamo detto, la nichelatura chimica è una particolare tecnica che consiste nel sottoporre alcuni tipi di materiali ad un trattamento che ne modifica le caratteristiche principali, come la durezza, la resistenza agli agenti esterni e via dicendo. Nel campo dell’industria del food and beverage, uno dei materiali più utilizzati è l’acciaio. Questo materiale può diventare ancora più affidabile se sottoposto a nichelatura chimica, , risultando così ancora più igienico, più sicuro e più resistente.
In particolare, attraverso questo processo, viene depositato uno strato di nichel sulla superficie di base dei particolari meccanici, ad esempio quelli di un impianto di lavorazione alimentare, in modo tale da creare una vera e propria barriera protettiva tra l’oggetto rivestito e il prodotto con il quale si troverà a contatto. La tecnica consiste nell’immergere l’oggetto da trattare in una soluzione di nichel che, grazie a un processo chimico di reazione autocatalitica, produce un deposito di nichel chimico che si forma e aumenta gradualmente, andandosi a depositare su tutte le superfici bagnate da questa soluzione.
Tutto questo processo avviene in più fasi, all’interno di apposite vasche dotate di una serie di caratteristiche fondamentali per la buona riuscita del processo di nichelatura, come il controllo di temperatura, pompe filtro, dosatori, aspiratori, controlli di livello, ecc. La superficie da trattare durante la trasformazione, passa da una vasca all’altra, per mezzo di carriponte che eseguono un ciclo preciso e che può differenziarsi a seconda degli oggetti da trattare e del materiale di cui sono costituiti. La vasca principale dove avviene una nichelatura chimica contiene una soluzione apposita che viene mantenuta a una determinata temperatura grazie a dei sistemi di termostatazione.
Quando i materiali possono contaminare cibi e bevande
Mai sentito parlare di MOCA? Parliamo di materiali e oggetti a contatto con gli alimenti. A seguito del contatto può avvenire un trasferimento di sostanze da questi oggetti e materiali ai prodotti alimentari. Questo ovviamente rappresenta un potenziale problema, in quanto tali sostanze, in alcuni casi, potrebbero essere potenzialmente tossiche per la nostra salute.
I motivi per cui un determinato materiale può rilasciare delle sostanze e contaminare così un alimento o una bevanda sono principalmente due: una cessione di tipo chimico, oppure un’usura meccanica. Nel primo caso si tratta di trasferimento di sostanza dall’oggetto all’alimento causato da un’aggressione chimica del materiale; nel secondo invece il trasferimento tra i due è dovuto a fenomeni riconducibili all’usura o all’asportazione meccanica. Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti sono disciplinati da regolamenti nazionali che ne garantiscono la conformità alle regole generali. Ciò assicura che in condizioni d’impiego normale non trasferiscano agli alimenti sostanze in quantità tale da:
- costituire un pericolo per la nostra salute;
- modificare la composizione dei prodotti alimentari;
- comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche degli alimenti e delle bevande.
I vantaggi della nichelatura chimica in campo alimentare
La nichelatura chimica incide in modo drastico sull’affidabilità dei materiali in campo alimentare. La sicurezza, l’igiene e la resistenza che derivano da questo processo consentono un’affidabilità di molto maggiore quando si tratta di cibo o di bevande. Ciò risulta di fondamentale importanza soprattutto nel caso di bevande o alimenti con pH acido. Questi infatti potrebbero deteriorare col tempo il materiale che li contiene e causare una contaminazione del prodotto. Anche per quanto riguarda attrezzature e materiali ci sono dei vantaggi: tutto ciò che viene utilizzato nella fase produttiva può contare sulla massima sicurezza del prodotto finito e sull’assenza di contaminazioni che la nichelatura chimica per il settore alimentare mette a disposizione. Ad oggi questa tecnica è molto spesso usata in alternativa all’acciaio inossidabile su pezzi di macchinari per lavorazione di alimenti, su base in leghe ferrose, alluminio e ottone.