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Produttività 2021 e incentivi per emergenza covid: la Fials attacca il management del San Pio

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“La Stampa, in data 06/11/2021 – scrive la segreteria provinciale della Fials – pubblicava un articolo dell’azienda ospedaliera “San Pio”, nel quale il direttore generale annunciava che nella retribuzione del mese di novembre 2021 avrebbe provveduto al pagamento del saldo produttività 2020 all’area di comparto e dell’80% all’area della dirigenza.
Inoltre comunicava, sempre nello stesso articolo di stampa, che con la mensilità di gennaio 2022 avrebbe liquidato un acconto a tutti i dipendenti del 50% relativo alla produttività riferita all’anno 2021.
Nel comunicato – aggiunge il sindacato – si leggeva inoltre che la produttività veniva liquidata come segno di gratitudine per il notevole e delicato lavoro svolto da tutto il personale del comparto nel periodo più critico”.
La Fials continua: ‘Ormai il Direttore Generale è in ritardo di 4 mesi per il pagamento “promesso” a Gennaio 2022. Infatti neanche con la mensilità di aprile 2022 è stato liquidato il 50% promesso per Gennaio; anzi, se vogliamo entrare nel merito, il direttore generale, con la prossima mensilità, dovrebbe liquidare l’intero importo, il 100% della produttività relativa al 2021 e, con la mensilità di giugno, il 50% della produttività relativa all’anno 2022.
Questa organizzazione sindacale tiene a puntualizzare che la produttività “produttività” e non pagata, sbandierata come segno di gratitudine per il notevole e delicato lavoro svolto da tutto il personale del comparto nel periodo più critico, era un atto dovuto e non un riconoscimento, così come si vuol far passare”.
“Inoltre la RSU, in data 10 novembre 2020, chiedeva al Direttore Generale di prevedere un incentivo aziendale al personale impegnato per l’emergenza COVID. Anche questa richiesta non è stata proprio presa in considerazione.
Caro Direttore Ferrante, “il segno di gratitudine per il notevole e delicato lavoro svolto da tutto il personale del comparto nel periodo più critico” è stato già dimostrato ampiamente quando sono stati nominati tanti ufficiali al merito della Repubblica Italiana, molti appartenenti a dirigenti della palazzina amministrativa, che forse hanno sentito parlare di COVID in televisione. Qualcuno ha avuto il riconoscimento in contumacia, in quanto, mentre infermieri e personale di supporto si ammalavano, stava a casa in smart working.
Non è stato comunicato e nominato ufficiale al merito della Repubblica Italiana un solo infermiere, operatore socio sanitario o ausiliario.
Resterà negli annali dell’ospedale il comportamento avuto nei confronti dei lavoratori e della collettività beneventana. Come passerà alla storia il fatto che a Benevento, negli ultimi anni, siano stati espletati pochi concorsi ed, al contrario, siano stati effettuati numerosi ed eccessivi scorrimenti di graduatoria, con personale prelevato dalle province di Salerno, Caserta e Napoli”, conclude la Fials.