Ballottaggio, la riflessione sul voto cattolico di Carlo Principe (Centro aiuto alla vita)

“Con queste elezioni amministrative, per la prima volta assistiamo alla discesa in campo di uno schieramento cattolico sostenuto da buona parte dell’associazionismo diocesano. Leader di questo gruppo politico è Angelo Moretti, esponente del cattolicesimo beneventano, già coordinatore della Caritas diocesana. Certamente è buona cosa l’attivismo politico dei cattolici quando è rivolto al perseguimento del bene comune e a scrivere, come esorta la Chiesa, “le leggi di Dio nella città degli uomini”. Sennonché, in vista del ballottaggio di domenica prossima, Moretti ha deciso di allearsi con una forza politica, il PD, erede del PCI, che dei valori cristiani ha fatto scempio: aborto, divorzio, pillola abortiva a domicilio, legalizzazione delle droghe leggere, eutanasia, gender, ecc., sono frutti velenosi di questo partito”. Così in una nota Carlo Principe, presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Benevento – OdV.

“Moretti – spiega – fa parte di quella schiera, ahimè molto numerosa in Diocesi, dei cattolici “adulti”, ovvero di coloro che sorvolano sulla Dottrina e la Morale cattolica ritenendo sufficiente, per dirsi cristiani, seguire la propria coscienza. Non credo, infatti, che egli si sia chiesto se la frase da lui pronunciata: “la legge 194 non è una legge contro la vita e può essere accettata dai cattolici” fosse o meno in sintonia con l’Enciclica di San Giovanni Paolo II “Evangelium Vitae”, chiara nel condannare le leggi abortiste. Ad esempio, l’EV riporta quanto segue: – “Le leggi che, con l’aborto e l’eutanasia, legittimano la soppressione diretta di esseri umani innocenti sono in totale e insanabile contraddizione con il diritto inviolabile alla vita proprio di tutti gli uomini e negano, pertanto, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge” (EV 72). – “Quando una maggioranza parlamentare o sociale decreta la legittimità della soppressione, pur a certe condizioni, della vita umana non ancora nata, non assume forse una decisione «tirannica» nei confronti dell’essere umano più debole e indifeso?” (EV 72); Altrettanto chiaro è il Magistero della Chiesa sul gender, ma anche qui Moretti se ne discosta preferendo allinearsi all’on. Zan, quello del ddl, per “Contrastare gli stereotipi e la discriminazione di genere” (punto 10 del suo programma).

Io, che da oltre 30 anni combatto nel Centro di Aiuto alla Vita la battaglia in difesa della Vita nascente – sottolinea -, ho sempre deplorato questo incomprensibile connubio tra cattolici e quelle forze politiche responsabili della legalizzazione dell’aborto di massa che solo a Benevento, in oltre 40 anni, ha eliminato circa 20 mila bambini. Questa alleanza è necessaria, dicono, per cambiare e “liberare” la Città dall’attuale sindaco, visto quasi come il demonio in persona. Anch’io, beninteso, sono molto critico sulla gestione di Mastella, ma qui mi preme porre un problema più importante per un cristiano: è accettabile per un cattolico gettarsi tra le braccia di coloro che hanno da sempre combattuto la Chiesa per contrastare un avversario politico? No! Lo dice la logica prima ancora che il Magistero della Chiesa. Il cattolico non può mettersi al servizio di forze che combattono Dio e le sue Leggi. Peggio ancora se esse ancora se legate alla massoneria, condannata senza mezzi termini e più volte dalla Chiesa. Ma Moretti non è il solo a fare da fiancheggiatore del PD. Ne seguono la scia tanti altri esponenti del cattolicesimo diocesano (dirigenti Scout e di Azione Cattolica, in particolare). Molti si sono candidati direttamente con questo partito e ora lo sostengono al prossimo ballottaggio. E non cambieranno certo linea alle prossime elezioni politiche.

Questi dirigenti trascinano nell’errore tanti giovani – conclude Principe – che finiscono col conformarsi, nel pensiero e nel comportamento, alla mentalità di questo mondo, malgrado l’insegnamento di Cristo che dice: “siete nel mondo ma non del mondo” e di S. Paolo: “non conformatevi alla mentalità di questo secolo”. Questo è il problema, da me più volte denunciato, più grave in assoluto per la Chiesa beneventana: Cristo Via, Verità e Vita non è più al centro della vita sociale di troppi cattolici che preferiscono confinare nell’intimo delle proprie coscienze la propria fede. Eppure il drammatico crollo dei matrimoni religiosi, l’aumento delle convivenze e il calo delle vocazioni sacerdotali, dovrebbero indurci a una seria riflessione circa la qualità della nostra testimonianza cristiana. Che la Madonna, di cui oggi ricorre il 104° anniversario dell’ultima apparizioni a Fatima, ci aiuti”.