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‘Oratori, periferie e crescita umana e civile’: l’appello dell’Anspi ai candidati sindaco
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“I ragazzi e la città, un rapporto profondo ma contraddittorio nel quale non sempre alle attese dei più piccoli corrispondono risposte concrete. La città vive un disagio sociale ed economico – scrive il presidente zonale dell’Anspi, Rosario De Nigris – che si acuisce nelle aree periferiche dove la fatica educativa appare a volte un peso insopportabile, e per questo istituzioni e, spesso, le famiglie, delegano questo compito al volontariato. Una delle forme più autentiche di supporto formativo è l’oratorio, uno spazio e un concetto altamente significativi in questo tempo di crisi economica, etica e sociale.
Aree della città in cui si concentrano quote elevatissime di disagio sociale ed economico che spesso scivolano in comportamenti a rischio fino alla dipendenza da alcol e droghe. In questi casi gli oratori guidati dagli operatori dell’Anspi, assolvono a un compito irrinunciabile, quello di accogliere e sostenere i giovani, offrire luoghi protetti e sicuri e prevenire i possibili rischi. Vengono svolte attività sportive, formative, artistiche, di doposcuola, editoriali e teatrali.
In questi anni – aggiunge nella nota – il rapporto tra oratori e enti pubblici si è molto evoluto e si registra un crescente interesse da parte delle istituzioni pubbliche che a diverso livello hanno anche legiferato e promosso azioni amministrative di sostegno.
In vista delle elezioni sarebbe bene che i candidati sindaci avessero un’attenzione speciale per certe fasce di età riconoscendo la funzione sociale ed educativa degli oratori come soggetti competenti fortemente legati al territorio.
Per questo chiediamo: formalizzare patti educativi tra Amministrazione e oratori; creare servizi per le giovani generazioni e famiglie; sostegno ai laboratori sociali per la crescita culturale, affettiva, relazionale e spirituale; inserire nel bilancio comunale una piccola percentuale da destinare ai progetti di aggregazione giovanile “protetta”, nello specifico agli oratori; consultazione periodica sull’andamento del lavoro di prevenzione dei soggetti a rischio dei rioni.
Certi che la politica e gli enti responsabili delle scelte per il miglioramento della qualità della vita della città vorranno soffermarsi su questo importante aspetto della più generale emergenza sociale ed educativa – conclude De Nigris – attendiamo un confronto produttivo sulle questioni relative alla crescita dei ragazzi e dei giovani della città”.