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Centrodestra, siamo quasi fuori tempo massimo: suggestioni, nomi, accordi e difficoltà sul candidato sindaco

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Nella giornata di oggi il centrodestra potrebbe uscire dall’impasse sul candidato sindaco da presentare alle prossime comunali: è, infatti, previsto nel pomeriggio un nuovo tavolo di discussione tra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e le associazioni civiche Città Nuova e Benevento Libera, che sosterranno l’area alla competizione di autunno.

Ma prima del tavolo collegiale Fratelli d’Italia ha convocato una conferenza stampa alle ore 17 sulla presentazione della proposta di legge per difendere i prodotti italiani nel corso della quale risponderà alle domande dei giornalisti.

Il tema, che è stato oggetto anche dell’incontro con la città della Lega la settimana scorsa in concomitanza con l’avvio della campagna di tesseramento al partito, potrebbe essere solo l’occasione per ribadire, in separata sede, i punti fermi del partito meloniano già avanzati diverse volte sulla scelta del candidato sindaco e sulle modalità di procedere alla costruzione di un’alleanza che “deve portare i segni dell’orizzonte valoriale del centrodestra.”

I nomi sul tavolo sono quelli di Federico Paolucci per FdI, annunciato candidato d’area della prima ora, di Rosetta De Stasio per Lega e le associazioni civiche e Lucio Lonardo per Forza Italia.

I fatti delle ultime settimane ci dicono della volontà più volte dichiarata da tutti i componenti dell’area di arrivare alla prossima competizione elettorale con un centrodestra unito, anche se le parole del coordinatore provinciale di Forza Italia, Nascenzio Iannace ci ricordano che per il partito azzurro, che punta su un uomo che pure ha avuto un passato di centrosinistra, “nulla vieta che possa andare da solo, se non c’è convergenza.”

Tre candidati, dunque, per una sola area che aspira all’unità, ma nei fatti, a nostro parere, l’alleanza è tutt’altro che scontata: Fratelli d’Italia con il suo coordinatore provinciale Domenico Matera spinge affinché la decisione sia presa sul tavolo provinciale e affinché ricada su una figura che sia strettamente espressione dei valori del centrodestra, evitando nomi calati dall’alto di eventuali tavoli regionali o addirittura nazionali; è dello stesso avviso, puntando all’unità, anche la Lega,  che ha avallato la proposta delle associazioni civiche di Rosetta De Stasio e che,  giusto la settimana scorsa, ha provato a rilegittimare la propria presenza sul territorio avviando la campagna di tesseramento in presenza del coordinatore regionale Valentino Grant e del vice segretario nazionale Andrea Crippa; Forza Italia che ha individuato in Lucio Lonardo il proprio candidato sindaco come “la figura autorevole, forte e in grado di guidare il partito e tutto il centrodestra al miglior risultato possibile e al ruolo di unica alternativa credibile all’amministrazione attuale”.

Lucio Lonardo, però, incontra il “no” di Fratelli d’Italia perché viene visto – come più volte precisato da Matera  –  “un uomo dal passato nel centrosinistra” e che, perciò, non sarebbe la persona ideale per convogliare i consensi dell’elettorato del centrodestra.

Indiscrezioni del recente passato, precedenti alla scelta ufficiale di Forza Italia della settimana scorsa, davano addirittura Lonardo come potenziale capolista di una lista civica all’interno della coalizione Alternativa per Benevento e indisponibile a guidare l’area opposta.

Un dato, questo, che può sorprendere, ma che forse potrebbe non essere così paradossale con la volontà più volte dichiarata da Iannace, pur orientato all’alleanza,  di allargare il campo e che invitava a “non etichettare a vita un passato di centrosinistra”.

Quello stesso Iannace, che, dal canto suo, ha definito “figura ibrida” l’avvocatessa caudina De Stasio in relazione al fatto che “politicamente non è stata sul campo di battaglia negli ultimi vent’anni” e che come civico non rappresenterebbe “quel valore aggiunto” che, invece, il centrodestra ha auspicato, se fosse stato necessario individuare il candidato sindaco nella società civile.

E’ chiaro che la scelta definitiva del candidato sindaco può divenire allo stesso tempo causa ed effetto di una leadership o supremazia interna all’area per quel partito da cui uscirà ufficializzata la figura guida dell’alleanza.

Una autorità decisionale che, già oggi nella scelta sul candidato e sul modo di procedere, viene in qualche modo avocata, costruita e, allo stesso tempo, contesa in virtù anche dei risultati ottenuti alle scorse regionali.

Prendendo in considerazione, infatti, i dati delle regionali 2020, relativi ai partiti del centrodestra in sostegno a Stefano Caldoro sulla provincia di Benevento, e in particolare, quelli relativi a Fratelli d’Italia (con Matera e Pedicini candidati), Lega Salvini Campania (con Mucciacciaro e Sgrò) e Forza Italia (con Mauro e Russo), ricordiamo che il partito della Meloni nel Sannio conseguì 10.665 voti per una percentuale del 9%,il partito salviniano risultò il secondo nell’area con 8.489 voti per un 7,2% di consensi, mentre il partito berlusconiano si fermò al terzo posto nell’area con 7.027 voti per una percentuale del 5,9%.  Tra i candidati più votati nel Sannio – si ricorderà –  c’è proprio il sindaco di Bucciano e coordinatore provinciale di FdI, Matera, che ottenne 6.172 preferenze.

Quei risultati confermarono il primato anche a livello regionale nell’area di centrodestra per Fratelli d’Italia che ottenne quattro seggi in consiglio regionale, il secondo posto di Lega tradottosi in tre seggi e il terzo posto di Forza Italia con due seggi.

La fotografia che ci rimanda il report elettorale della competizione di settembre scorso determina delle conseguenze sul piano delle azioni dei singoli partiti e che, inevitabilmente, rendono il percorso, pur orientato all’unità, tutto in salita.

L’alleanza – a nostro parere – potrebbe pure essere formata, ma con un pezzo mancante: ovvero, Forza Italia il cui candidato sindaco pare non trovare il sostegno da parte degli altri componenti.

E, dunque, quali potrebbero essere gli scenari possibili che potranno configurarsi? Il tempo stringe e mentre gli altri sono al lavoro per le liste, da queste parti ancora non si trova una sintesi e soprattutto una concretezza.

Azzardando alcune ipotesi, sulla base dei fatti e delle dichiarazioni, potrebbe accadere che Forza Italia effettivamente decida di lasciare il tavolo e percorrere altre strade: quella solitaria, che, seppur contemplata dai responsabili, è forse poco probabile, anche perché lo stesso Iannace aveva un po’ di settimane fa definito come “un suicidio” tale eventualità  – salvo poi ripensarla successivamente in virtù del fatto che “siamo un partito libero” –  e il responsabile organizzativo del partito in città, Leonardo Ciccopiedi “una opzione non percorribile, fiducioso, invece, in un accordo”, invitando i potenziali alleati ad evitare “l’arroccamento a destra a tutti i costi per privilegiare, invece, un candidato anche civico, ma che fosse espressione della città.”

Se la corsa solitaria può essere la scelta meno possibile, immaginare che il partito azzurro possa essere in qualche modo inglobato nella coalizione guidata da Perifano è plausibile: le condizioni che inducono a questa ipotesi sono date, in primo luogo,  dalla figura di Lonardo, la cui presenza secondo indiscrezioni del recente passato è stata potenzialmente annoverata nella coalizione Alternativa per Benevento; in secondo luogo la manifestata volontà del candidato sindaco della coalizione antimastelliana di allargare il campo ad altre aree, dichiarando esplicitamente che non avrebbe chiesto voti solo agli elettori di centrosinistra, ma a tutti gli elettori in funzione della forza attrattiva del progetto politico-programmatico di Alternativa per Benevento. E forse la scelta di tenere all’Hotel Villa Traiano la conferenza stampa di ufficializzazione del candidato sindaco della coalizione anti-mastelliana può essere letta anche come una sorta di avvicinamento.

Una terza suggestione – molto fantasiosa – ci porta ad un ritorno di dialogo possibile tra Forza Italia e il sindaco uscente e leader di Noi Campani, Clemente Mastella, in virtù proprio di quel candidato sindaco Lucio Lonardo, che, pure in passato, salvo le successive prese di distanze, ha gravitato nell’orbita mastelliana, quando questa aveva altre denominazioni, altri rappresentanti e le radici conficcate nell’Udeur di campanile memoria.

In questa potenzialità, l’interrogativo, che per ora resta aperto è sui rapporti attuali e su eventuali ritorni di fiamma tra Mastella e quel partito azzurro che alle scorse politiche ne ha visto il contributo.  

Forza Italia o meno, le prossime ore saranno decisive per il centrodestra, che sconta una frammentazione interna ormai di lunga data e che vede all’interno degli stessi partiti che la compongono la necessità di radicarsi nuovamente sul territorio e ritrovare la propria forza, non soltanto come promanazione di un simbolo, ma anche come energia espressa da personalità autorevoli e da progettualità politiche.

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